Anzaldi: “Di Maio difende il doppio incarico? Il potere li cambia”
E’ stupefacente che l’assessore della Raggi e dirigente Consob abbia dovuto attendere – spiega Anzaldi – lo scontato parere dell’autorità di viliglanza per rinunciare al doppio incarico
“Vedere Luigi Di Maio che difende il doppio incarico e il doppio stipendio dell’assessore Minenna, è la dimostrazione che il potere li sta cambiando: è bastato vincere in alcuni grandi comuni per rinnegare le battaglie che hanno sostenuto quando erano all’opposizione”.
L’attacco all’esponente grillino arriva dal deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi, il quale torna sul caso del doppio incarico dell’assessore al Bilancio di Roma, di cui si era parlato molto nei giorni scorsi, reo di ricoprire anche un ruolo dirigenziale all’interno di Consob.
“E’ stupefacente che Minenna abbia dovuto attendere – spiega Anzaldi – lo scontato parere della Consob per rinunciare al doppio incarico in Comune e nell’Autorità di Vigilanza. Peraltro in maniera opaca, senza alcuna trasparenza, dopo quasi due settimane dalla nomina, senza ancora avere avuto una parola ufficiale sulle sue dimissioni dall’impiego di dirigente pubblico. I rilievi mossi in parlamento e all’Anac erano pienamente fondati, ora arriva anche la conferma della Consob. Il tentativo di cumulare due stipendi, a danno delle casse pubbliche che si sarebbero trovate con un dirigente strapagato ma a mezzo servizio, non fa certamente onore all’inizio di questa nuova amministrazione romana, guidata da Virginia Raggi.
Per difendere l’indifendibile – aggiunge Anzaldi – Di Maio arriva addirittura a diffamare il premier Matteo Renzi. E’ pronto a rinunciare all’immunità per rispondere di queste calunnie, o farà come il suo collega Giarrusso del Senato?”
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