martedì 22 settembre 2015

Ma possibile che in questo paese vince sempre il furbo e mai il più bravo?

Brutta storia in casa Enel. Indagine sui contratti soffiati ai concorrenti

  
di Carmine Gazzanni
Primo piano
contratto firma
Niente fisso. Niente rimborsi. Solo contratti a chiamata, a cottimo. Senza la minima tutela o assicurazione. Benvenuti nell’incredibile mondo dei contratti porta a porta, un mondo a cui tanti giovani in Italia sono costretti a rivolgersi per fare cassa e sbarcare il lunario. Anche a costo di truffare gli utenti. È quanto è emerso, plasticamente, dall’ultima puntata di Presa Diretta di domenica scorsa: l’inviato di Riccardo Iacona è stato assunto proprio come rivenditore porta a porta per una società del gruppo Juice Always On, con sede a Padova, commissionata a sua volta dall’Enel. Ma quello che potrebbe sembrare un normalissimo accordo di lavoro tra due società, nasconde ben altro. Alcuni dipendenti della filiale della Juice, per quanto emerso dal servizio di Federico Russo, mentono spudoratamente per far passare la gente a Enel Energia, spacciandosi (non autorizzati) per operatori di Enel o ancora inventandosi una tassa nella fattura del gas. Il tutto con l’insano proposito di intortare le persone contattate.
C’È QUALCUNO?
Una truffa dietro cui, però, si nasconde una guerra tra poveri. Perché se ad essere turlupinati sono soprattutto anziani, i giovani lavoratori sono costretti a farlo. Lo dice chiaramente a LaNotizia Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori: “è uno scandalo. Ci sono stati raggiri e vere e proprie truffe a danno soprattutto degli anziani. Certe società insegnano ai giovani come imbrogliare”. Insomma, “il problema non è solo economico, ma anche etico. Ed è tutto imputabile a queste società perché ovviamente la colpa non è dei giovani che vivono il ricatto occupazionale”. La Notizia ha voluto dunque approfondire la questione. Vederci chiaro. Il che è stato impossibile per un muro omertoso alzato dalle società coinvolte. “Mi spiace – ci dice la gentile signorina della Juice Always On – ma non c’è nessuno in azienda”. Strano, considerando che è lunedì mattina. E più tardi?, chiediamo noi. “No, credo che oggi non verrà nessuno in sede, sono tutti fuori”. Peccato. Avremmo voluto chiedere alla società se, come illustrato da Presa Diretta, risponde al vero che i ragazzi prendono al massimo 500 euro netti, senza alcuna tutela e, manco a dirlo, a nero, considerando che “la busta paga è un foglio excel” e “il contratto un foglio word”. Che, da un punto di vista legale, valgono come il due di picche.
CHI SA, PAGHI
Ma non ci siamo fermati qui. Lo scandalo emerso dall’inchiesta di RaiTre meritava risposte. E allora come non contattare direttamente l’Enel? “Stiamo facendo i dovuti accertamenti”, ci rispondono dall’ufficio stampa, precisando che “senza dubbio solleciteremo l’ufficio legale affinché ci sia nel più breve tempo possibile una risposta”. Eppure, facciamo notare noi, le testimonianze raccolte dicono chiaramente che Enel sapeva. “Guardi – ci rispondono – non sa quante volte ci capitano casi in cui gente millanta cose sulla nostra società”. Millantatori e nulla più, insomma. Ma se le accuse dovessero rispondere al vero, cosa accadrebbe? Rescissione del contratto per direttissima contro chi sfrutta giovani lavoratori? Almeno per non essere parte dello sfruttamento. “Valuteremo – ci dicono – Abbiamo un codice di comportamento molto stringente: se dagli accertamenti dovessero emergere irregolarità, si potrebbe andare dalla multa alla rescissione”. Ma certamente non resteremo indifferenti”. Domani vedremo, dunque, ma oggi non succede niente, si continua a girare la testa dall’altra parte. “La verità – svela Trefiletti – è che Enel sa da tempo di questi comportamenti e non fa nulla. In diverse riunioni – continua – l’abbiamo detto chiaramente: se continuano su questa strada, vi faremo…non ti dico cosa”. Non solo. La società pubblica non è l’unica a conoscere la vicenda. “Abbiamo già presentato denuncia sulla questione qualche mese fa all’Antitrust, oltre che all’Autority per l’Energia, e l’Antitrust ha avviato già un’inchiesta”. Vedremo gli sviluppi. Certo è che, secondo i dati di Federconsumatori, parliamo di oltre 90 mila casi accertati. Non pochi. E con i quali sarebbe ora che l’Enel iniziasse a fare i conti.
https://twitter.com/carminegazzanni

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...