mercoledì 23 settembre 2015

Ma basta con queste sciocchezze. I grillini lo sanno che queste sono solo bufale.

Alessandro Di Battista: "Andremo in procura per denunciare la compravendita dei senatori"

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“Ho appena parlato col nostro capogruppo al Senato. Ci sono tutti gli estremi per denunciare la compravendita che si sta verificando. Nelle prossime ore Gianluca Castaldi andrà in procura”. Alessandro Di Battista è nel suo studio alla Camera. Camicia bianca, un plico di fogli davanti con i nomi di tutti i “responsabili” che nelle ultime settimane sono passati dall’opposizione alla maggioranza, attraverso la grande regia di Denis Verdini. Non ci gira attorno: “I fatti parlano chiaro. Questa è una compravendita”.
Di Battista, partiamo dai fatti.
Stiamo assistendo al più ampio processo di trasmigrazione di questa legislatura. Solo oggi alla Camera sono passati altre tre parlamentari dall’opposizione alla maggioranza, con Verdini. In tutto già siamo a 7. È un fenomeno su cui è lecito avere il sospetto che non si tratti di casi di coscienza. Stiamo parlando di un personaggio, come Verdini, pluri-inquisito per fatti gravi, dalla bancarotta alla corruzione, e già protagonista di una stagione che ha visto Berlusconi condannato in primo grado per la compravendita di senatori. Per non parlare di quando fu il regista dell’operazione Razzi e Scilipoti…
Va bene, questo è storia. E attiene alle responsabilità politiche. Lei però sostiene che ci sarebbero fatti penalmente rilevanti in quello che sta accadendo al Senato.
Io continuo a stare ai fatti. E oggi un senatore della Repubblica, che peraltro nel partito di Verdini ha avuto una lunga militanza e lo conosce bene, ha pronunciato in Aula queste parole a proposito del senatore Amoruso passato da Forza Italia ad Ala, il gruppo di Verdini. Gliele leggo, le ho qui: “Ad Amoruso del patto del Nazareno non gliene è mai fregato niente: gli interessavano le consulenze per i familiari, probabilmente. Un comportamento miserevole”. E aggiungo. Il giorno prima il capogruppo Paolo Romani ha fatto un appello a Grasso e al capo dello Stato Mattarella affinché intervengano di fronte a quella che Romani ha chiamato “compravendita”.
Dunque?
Dunque, se queste sono le premesse, è evidente che non possiamo limitarci a fare dei tweet e nelle prossime ore andremo in procura. 
Spetterà ai giudici indagare quali reati ci sono alla base di queste repentine conversioni. Certo è che il dato politico è allucinante: per essere del tutto identici a Forza Italia dei bei tempi al Partito democratico e a coloro che ultimamente lo sostengono manca solo un processo per compravendita di senatori. Lei per caso ha sentito qualcuno del Pd dire: i voti di chi si mette in vendita non li vogliamo? Sarebbe così semplice…

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