venerdì 25 settembre 2015

Coerenti come Salvini ce ne sono pochi in Italia. Viva la politica nuova della Lega Nord vecchia.

Salvini rinnega Bossi e poi ci ripensa

25/09/2015 - di 

Prima vieta di fare pubblicamente gli auguri al fondatore della Lega Nord e poi fa una veloce retromarcia


Matteo Salvini vorrebbe gettare Bossi nel dimenticatoio, ma lo zoccolo duro della Lega Nord non gradisce. Allora Salvini fa marcia indietro.
Onorevoli fuori da Montecitorio
Tu quoque Salvini

QUANDO SALVINI HA PROVATO A RINNEGARE BOSSI, DI NASCOSTO -

Il gustoso retroscena che si è consumato nella Lega Nord negli ultimi giorni, lo racconta il Giornale:
« …in occasione del 74esimo compleanno del Senatùr, Luca Morisi – il guru dei social network di Salvini – ha invitato i vari responsabili della comunicazione ad astenersi dal fare auguri pubblici. La sollecitazione è arrivata anche a molti deputati e senatori, finché il tema non è diventato argomento di discussione nelle stanze che contano a via Bellerio. L’intenzione, infatti, è quella di svecchiare la Lega e sganciarla da un passato sì glorioso ma che ha pure avuto momenti nerissimi (nel 2012 il partito veniva quotato nei sondaggi intorno al 3%). Che per arrivare a questo si debba archiviare l’uomo che la Lega l’ha creata è cosa su cui non tutti sono d’accordo, i vecchi militanti in particolare. E siccome la Lega aprirà la stagione congressuale a breve – tra novembre e dicembre – con il Piemonte e il Veneto che vedono i candidati vicini alla segreteria in affanno si è alla fine preferita la linea morbida. D’altra parte, ai congressi non voteranno i tanti elettori virtuali dei sondaggi conquistati in questi mesi ma il vecchio zoccolo duro della militanza. Inutile, insomma, indispettirlo.»

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LA LEGA NORD STA CON BOSSI -

Tutto si è consumato quindi intorno al 19 scorso e l’iniziativa sembra essere partita dal «comunicatore» in capo della Lega Nord, che però, da quel che racconta il Giornale, avrebbe improvvidamente sottovalutato il peso parlamentare e congressuale dei leghisti ancora fedeli a Umberto Bossi, i quali a differenza dei fan che fanno l’eco alla ruspa sui social network, hanno voce in capitolo sulla direzione del partito. Un errore che poi ha costretto il nuovo leader a pagare dazio e a omaggiare pubblicamente il vecchio Umberto per rimediare. Su Facebook e anche su Twitter.

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