Direttori Musei 3 volte eccezionale. Quindi, chi se ne frega
Pubblicato il 18 agosto 2015 13:27 | Ultimo aggiornamento: 18 agosto 2015 13:29
ROMA – La nomina e soprattutto la scelta dei nuovi venti Direttori dei maggiori Musei italiani è tre volte eccezionale. Eccezionale perché la quantità del rinnovamento fa già da sola qualità: mai così tanti nuovi e tutti insieme.
Eccezionale perché l’età media dei prescelti e nominati è di 50 anni, lì dove l’età dei vertici sembrava obbligatorio fosse museale.
Eccezionale soprattutto per una virtù che potremmo chiamare di competenza attiva. Sette dei venti vengono dall’estero, quattro dei tredici italiani dall’estero tornano. Tutti condividono e hanno messo alla prova una cultura non solo del “guardare e conservare” ma anche del fare e generare. Il Museo come patrimonio da investire e non come rendita da proteggere.
Dunque un eccezionale atto di buon governo. Quindi massima disattenzione possibile al riguardo nella quotidiana lotta delle dichiarazioni politiche, quindi il dovuto ma niente più nell’informazione, quindi un distaccato e unanime “Che…???” da parte della pubblica opinione. Quindi un atto di buon governo tre volte eccezionale e un corrispettivo chi se ne frega nazionale.
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