giovedì 15 giugno 2017

La persona che vedete nella foto è Centinaio esponente eminente della casta che querela le persone perbene come Rubiconto e poi usa violenza nelle aule del parlamento contro il nostro ministro dell'istruzione. Perché non gli togliamo la immunità e lo processiamo come avviene con tutte le persone normali? Perché alcuni PM codardi non archiviano le menzogne di esponenti della casta? E questa è l'autonomia della magistratura nei confronti della casta politica? Le loro querele vanno rapide quelle che fa Rubiconto non vanno mai avanti. Ministro Orlando se ci sei batti un colpo.

Bagarre in aula, ministro Fedeli finisce in infermeria. Il PD: «L’hanno spinta i leghisti»

Fedeli

Al Senato era approdato il ddl sullo Ius soli. Lei su Twitter: "Sto bene" 

Tema caldo, lo Ius soli. Tanto da far scatenare la bagarre al Senato: gli esponenti della Lega Nord, guidati dal capogruppo Gian Marco Centinaio, hanno esposto dei cartelli sui banchi del governo dove era presente anche il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli. È proprio lei ad avere la peggio nello scontro: il ministro, infatti, ha sbattuto il braccio contro una ringhiera ed è stata medicata in infermeria. Le sono stati applicati dei cerotti e sono stati somministrati degli antidolorifici.
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LA BAGARRE IN CUI È STATA COINVOLTA IL MINISTRO FEDELI

Problemi anche per Centinaio che avrebbe chiesto alla buvette del Senato del ghiaccio da applicare su una mano, subito dopo gli scontri vicino ai banchi del governo. Tra urla e proteste, il presidente del Senato Piero Grasso è stato costretto ad allontanare dall’Aula il parlamentare della Lega Nord Sergio Volpi.
Gli esponenti del Partito Democratico hanno subito fatto partire le accuse: «Il ministro Fedeli è stata spinta dai senatori della Lega»; i parlamentari del Carroccio, invece, si difendono: «Avevo chiesto la parola – ha detto Centinaio – solo per dire che il ddl tornasse in commissione e invece non mi ha fatto parlare. Il presidente Grasso è noto per non farmi parlare». Ma non hanno chiarito la dinamica dell’incidente alla Fedeli. 
Pochi minuti fa, il ministro dell’Istruzione via Twitter fa sapere di essere in buone condizioni di salute: «Non saranno i tentativi di sopraffazione – scrive – a fermare una battagli di civiltà come lo Ius soli».



FOTO ANSA/GIUSEPPE LAMI

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