L’incontro Salvini-Casaleggio smentito dagli interessati e confermato da Repubblica
Oggi Repubblica in un articolo a firma di Matteo Pucciarelli ha raccontato di un incontro tra Davide Casaleggio e Matteo Salviniavvenuto dieci giorni fa a Milano. L’incontro è stato smentito prima da Rocco Casalino a nome del MoVimento 5 Stelle e poi dallo stesso Davide Casaleggio sulla sua pagina Facebook, infine anche dall’ufficio stampa della Lega Nord.
Il direttore di Repubblica Mario Calabresi ha però confermato su Twitter che l’incontro è avvenuto, parlando di fonti certe e di false smentite da parte di Casaleggio e Salvini:
La giornata si preannuncia scoppiettante. Tra l’altro, nella sua smentita Casaleggio aveva scritto:
Quello dei giornali è un metodo rodato, per comodità lo chiameremo Metodo Repubblica dato che questo giornale ne fa ampio e smodato uso. Un giornalista X inventa dal nulla una notizia falsa, il suo giornale complice la poca professionalità e negligenza del direttore (che dovrebbe pretendere più fonti certe) la pubblica, tutti gli altri giornali e le agenzie la diffondono senza verificare né chiedere conferma o smentita a nessuno, arrivano gli opinionisti che iniziano a blaterare su una notizia falsa che sembra diventare vera per il circuito mediatico deviato. Quando infine giunge la smentita, tutti fanno finta di niente e continuano a commentare la notizia falsa. Un metodo malato che è la morte dell’informazione.
Intanto Luigi Di Maio chiede a Calabresi di “mostrare le prove” dell’incontro o di dimettersi (prima Di Maio chiedeva le dimissioni degli indagati, poi dopo la Raggi ha smesso, adesso ha ricominciato senza i reati):
Il riferimento alle fonti di Calabresi però suggerisce che non ci siano “prove” da mostrare, ma soltanto una fonte eventualmente da tutelare, come conferma sul suo profilo facebook l’autore dell’articolo: « Le fonti non si danno in pasto a nessuno, se non lo desiderano. E’ un concetto basilare della deontologia professionale». Intanto su internet torna a circolare questo articolo di Dagospiain cui si racconta di un incontro a casa del console generale americano tra Roberto Maroni e Davide Casaleggio propiziato da Arturo Artom, corredato dalla seguente foto:
Nell’articolo di Repubblica si faceva riferimento all’incontro in questo modo: «il presidente della Regione Lombardia ebbe una conversazione con Casaleggio sulle analogie tra la prima Lega Nord e il Movimento. Passati dei mesi, quelle analogie sembrano essere aumentate». La Repubblica intanto spiega che la fonte è della Lega Nord:
“Ancora una volta il Movimento 5 Stelle dimostra di avere paura della verità e si nasconde dietro smentite false e minacciose”. Comincia cosi’ l’articolata e severa messa a punto che apre l’edizione on line di Repubblica dopo che “Luigi Di Maio e Davide Casaleggio hanno negato la notizia data oggi in prima pagina da Repubblica di un incontro tra lo stesso Casaleggio e il leader della Lega Matteo Salvini”. “Con un comunicato anche l’ufficio stampa della Lega Nord ha precisato che l’incontro non è avvenuto ‘ma non esclude che in futuro i due possano vedersi’. Il direttore di Repubblica Mario Calabresi ha risposto così all’attacco dei Cinquestelle, che sempre attraverso Di Maio hanno chiesto le sue dimissioni: ‘In un paese normale i politici non si nascondono dietro false smentite: confermiamo l’incontro Casaleggio- Salvini. Abbiamo fonti certe'”, si legge ancora. Largo Fochetti sintetizza così “la ricostruzione della notizia:
1 – L’incontro si e’ svolto a Milano una decina di giorni fa prima che la trattativa sulla legge elettorale fallisse.
2 – A chiedere il colloquio il leader della Lega Matteo Salvini preoccupato dall’ipotesi di un accordo tra Renzi e Berlusconi dopo il voto, che in quel momento era previsto da tutti a settembre.
3 – Non abbiamo mai scritto di patti o alleanze elettorali concordati tra Casaleggio e Salvini, ma solo dell’apertura di un canale di comunicazione legato agli scenari futuri.
4 – L’incontro ci è stato confermato da due autorevoli fonti della Lega Nord”.
2 – A chiedere il colloquio il leader della Lega Matteo Salvini preoccupato dall’ipotesi di un accordo tra Renzi e Berlusconi dopo il voto, che in quel momento era previsto da tutti a settembre.
3 – Non abbiamo mai scritto di patti o alleanze elettorali concordati tra Casaleggio e Salvini, ma solo dell’apertura di un canale di comunicazione legato agli scenari futuri.
4 – L’incontro ci è stato confermato da due autorevoli fonti della Lega Nord”.
– “In questa vicenda – si legge ancora nella nota di Repubblica – l’unico falso arriva dal Movimento Cinquestelle: attaccare Repubblica per cercare di nascondere la verita’. E farlo con minacce che non possiamo accettare e che rispediamo al mittente. Luigi Di Maio, che ricopre anche la carica istituzionale di vice presidente della Camera dei deputati, usa queste parole per offendere il direttore di Repubblica Mario Calabresi e l’editore Carlo De Benedetti: ‘Il direttore e’ stato messo li’ da un certo De Benedetti, tessera numero uno del Pd e editore con enormi interessi economici in questo paese. Se doveste mandarci al governo l’Italia avra’ finalmente una legge sugli editori e i loro conflitti d’interesse'”. “Sono parole inaccettabili – si legge ancora – e fondate su una doppia mistificazione. La prima: che Repubblica sia mossa da intenti politici. La seconda: che vi sia un interesse economico tra la politica e il nostro gruppo editoriale. Il Movimento Cinquestelle, se andra’ al governo, faccia pure tutte le leggi che crede nel campo dell’informazione, ma non potra’ toglierci alcun finanziamento pubblico, semplicemente perche’ Repubblica non ne percepisce alcuno”. “E, soprattutto – conclude il quotidiano – non saranno le minacce di qualsivoglia esponente politico che potranno impedirci di esercitare il nostro principale diritto: svolgere con correttezza, scrupolo e imparzialita’ il nostro mestiere di giornalisti. Al servizio di un unico giudice: il lettore”.
Intanto il M5S su Twitter sostiene che l’articolo sul sito fosse invisibile:
In realtà l’articolo si trovava nella sezione a pagamento per abbonati, mentre adesso è stato riportato in apertura con la replica:
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