giovedì 15 giugno 2017

Bagarre al Senato, i leghisti mandano la ministra Fedeli in infermeria

Parlamento
I senatori della Lega protestano nell'Aula del Senato contro lo 'Ius soli', Roma, 15 giugno 2017. ANSA/GIUSEPPE LAMI
Nel parapiglia scoppiato in aula è stata colpita la ministra dell’Istruzione
 
Il ministro della Scuola Valeria Fedeli è stata medicata nell’infermeria del Senato a seguito di una bagarre per il voto sullo Ius Soli tra le proteste di Lega e M5s. Durante la discussione in aula c’è stato un problema nel dare la parola al capogruppo della Lega Nord, Gian Marco Centinaio, poi l’invasione della Lega con i cartelli “Stop all’invasione” e infine l’aggressione ai banchi del governo dove, tra gli altri, si trovava la ministra.
Lei, raccontano alcuni esponenti Dem presenti nell’emiciclo, era ai banchi del governo quando i senatori della Lega sono arrivati di corsa “con i cartelloni e l’hanno spinta contro lo stesso tavolo e le sedie”. Secondo alcuni testimoni, ha preso una botta da una sedia quando i senatori leghisti sono arrivati fra i banchi del governo.
È la stessa ministra, successivamente, a rassicurare tutti via Twitter:
Interviene su Twitter anche a ministra per i Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, che definisce indecente la bagarre inscenata dalla Lega Nord e il silenzio del Movimento 5 Stelle.
La solidarietà è comunque arrivata da tutto il gruppo parlamentare. “Un abbraccio a Valeria Fedeli”, scrive su twitter il senatore Andrea Marcucci.
Il segretario Pd Matteo Renzi ha preferito invece sentirla direttamente al telefono.
Anche fuori da Palazzo Madama ci sono state manifestazioni di protesta: Forza Nuova ha organizzato un sit-in in piazza Vidoni contro lo Ius Soli: sono dovute intervenire le forze dell’ordine con gli idranti per bloccare i manifestanti che volevano raggiungere il Senato.
Una versione diversa la da il leader Matteo Salvini che su Facebook scrive: “I senatori della Lega in aula stanno facendo di tutto, occupando i banchi del governo, facendosi espellere e malmenare dai commessi, per bloccare la folle legge voluta dal Pd, in base alla quale per il solo fatto di essere nati qui, automaticamente si diventa cittadini italiani. La cittadinanza va desiderata, e conquistata! Noi non molliamo”.

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...