mercoledì 14 giugno 2017

Raggi si lamenta per i migranti, ma Roma ne accoglie meno di Milano. E ha preso anche i fondi

migranti

Nella Capitale qualcosa non funziona nella gestione dei flussi 

La lettera della sindaca Virginia Raggi per chiedere lo stop all’accoglienza a Roma di nuovi migranti è sostanzialmente una denuncia di rischi per la sicurezza legata alla massiccia presenza di stranieri. Nella missiva inviata al Prefetto la prima cittadina ha parlato di «evidente pressione migratoria» cui è sottoposta la Capitale e di «possibili devastanti conseguenze in termini di costi sociali e di protezione» degli stessi migranti.
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A ROMA MENO MIGRANTI CHE A MILANO

In realtà i dati descrivono una realtà diversa, che a Roma che i flussi sono gestiti peggio che in altri grandi centri. La Capitale è ad esempio l’unica in Europa che non ha un hub ufficiale di accoglienza e protezione per i richiedenti asilo. E accoglie molto meno stranieri di Milano. Scrive Francesca Paci sulla Stampa:

La Prefettura calcola 4694 persone distribuite tra Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) e programma Sprar, vale a dire molto poche rispetto alle 7250 previste dal Viminale per una città da quasi 3 milioni di abitanti ma troppissime se l’amministrazione rifiuta quel piano di redistribuzione nazionale su base volontaria (finora hanno aderito 2800 Comuni su 8 mila). Le cifre raccontano però solo parte di una storia in cui realtà e percezione si rincorrono fino alla quarta dimensione. A Milano, per dire, i migranti sono 5500 (tra homeless e richiedenti asilo) su un territorio che, secondo il decreto Minniti, dovrebbe accoglierne “solo” 4104.
Le 7250 persone previste dal Viminale per Roma sono calcolate con la quota dei 2,5 migranti per ogni mille abitanti. Precisamente nella Capitale sono ospitati oggi 2,367 stranieri nelle strutture Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, rete di enti locali e associazioni non governative) e 2.327 nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria della Prefettura).

I FONDI DEL VIMINALE A ROMA PER I MIGRANTI

Va poi considerato l’impegno economico del Ministero dell’Interno, alcuni milioni di euro finiti nelle mani del Comune di Roma negli ultimi mesi. Spiega Grazia Longo sulla Stampa:
Nelle casse della capitale sono stati infatti versati, tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, 2 milioni e 340 mila euro. Si tratta del Bonus Gratitudine di 500 euro a migrante per i Comuni (2600 Comuni su 8000) che hanno aperto all’accoglienza dei profughi. E ancor prima, nell’autunno del 2016, sempre il governo aveva elargito all’amministrazione comunale capitolina un contributo straordinario di mezzo milione di euro.
(Foto Zumapress da archivio Ansa)

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