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ROMA - "Minniti non ha capito in che Paese sta. C'è una seria emergenza migranti e deve capire che ci deve dare una mano. Se dice il contrario dice una cosa fuori dal mondo, lui, il Pd e il governo". È dura la reazione di Luigi Di Maio, deputato M5S e vicepresidente della Camera, nei confronti della risposta del Viminale alla lettera inviata ieri al Prefetto di Roma da Virginia Raggi sull'emergenza migranti. E Salvini chiede ai grillini di "passare dalle parole ai fatti".

Alla sindaca, che ha chiesto una moratoria sui nuovi arrivi a Roma, il ministero dell'Interno ha replicato che "anche la Capitale deve fare la sua parte", preparandosi ad accogliere altri 2000 migranti entro la fine dell'anno, nel rispetto degli accordi presi nel luglio del 2014 in occasione della Conferenza Stato-Regioni. Mentre Grillo annunciava per Roma la "chiusura dei campi rom e il censimento di tutte le aree abusive".

La Lega: "Dalle parole ai fatti". Una presa di posizione, quella dei Cinque Stelle, su temi da sempre cari alla Lega, che è intervenuta tramite le parole del segretario Matteo Salvini a Radio Cusano campus: "La Raggi dice basta immigrati, Grillo dice basta campi rom, vediamo se alle parole seguiranno i fatti, qui non si tratta di essere leghisti o grillini, si tratta di chiedere un po' di ordine e di tranquillità ai cittadini". Il leader del Carroccio si è detto pronto a dire congratularsi con la Raggi, "se darà seguito alle sue parole. Io guardo i risultati, non le etichette. Anche se ho qualche dubbio, visto che i Cinque Stelle non hanno fatto vedere fino ad ora grandi miglioramenti a Roma e a Torino. Comunque, se dovesse essere, meglio tardi che mai".

Nessuna alleanza M5S-Lega. "Ci risiamo. Puntualmente, ogni due settimane, scrivono che il M5S stia aprendo ad un'alleanza. Prima era il turno della sinistra PD oggi della Lega. Lo fanno per distrarre! Lo dico per la miliardesima volta. Il M5S non apre alla Lega, ai fuori-usciti del PD, non apre a nessun soggetto responsabile dei disastri in Italia. Il M5S non fa alleanza con nessuno, valuta i provvedimenti punto per punto e se ritiene che siano utili all'interesse generale li vota". Lo scrive su facebook Alessandro di Battista, deputato M5s.

Di Maio con gli ambasciatori Ue. Stamattina, al termine del suo incontro con i 27 ambasciatori Ue, Di Maio ha dichiarato che il problema esposto dalla Raggi è "un grido d'allarme per tutta l'Europa. Il tema dell'Unione europea - ha aggiunto - è il tema dell'immigrazione: se non si risolve questo, i cittadini italiani si convinceranno sempre di più che l'Europa non serve a niente".

Secondo l'esponente M5S, l'Italia "è una pentola a pressione e se non le togliamo il coperchio finirà per saltare". E per evitarlo occorre superare le regole di Dublino 3 e "accendere un faro su quello che sta avvenendo nel Mediterraneo con le Ong".

A chi gli ha fatto notare che la Capitale non sta mantenendo gli impegni sui migranti, rimanendo al di sotto della quota delle assegnazioni, Di Maio ha replicato:
"Il tema non sono gli impegni: l'Italia ha fatto gli hot spot e il sistema di accoglienza. Ci sono i cittadini di Pozzallo, di Augusta, di Lampedusa che stanno gestendo crisi umanitarie pazzesche, ma in cambio non si stanno organizzando seriamente le redistribuzioni per quote".