Ad un anno dalla sua elezione la sindaca fa sapere ai romani quanti collaboratori esterni potranno essere assunti nel suo staff i in quello degli assessori: sono 102, dodici in più del limite fissato da Marino. Per il momento ne sono stati assunti solo 50 per un costo complessivo di 2.5 milioni di euro
Quanto costa ai romani lo staff di Virginia Raggi? Ad agosto del 2016, a due mesi dalle elezioni, la Raggi faceva sapere che non aveva ancora completato le nomine e che “non arrivava al milione di euro“. La sindaca prometteva che la sua Amministrazione aveva fissato l’obiettivo di spendere meno di cinque milioni di euro l’anno per lo staff. Ovvero trecentomila euro in meno di quanto faceva Marino. Ad un anno dall’insediamento della Raggi le cose però non sembrano andare come promesso.
La giunta Raggi supera le nomine di quella di Ignazio Marino
La sindaca e i suoi assessori infatti non hanno ancora ultimato le nomine dello staff ma già si può ipotizzare che forse l’obiettivo di stare sotto la soglia di spesa di Marino è troppo ottimistico. Per farsi un’idea è sufficiente spulciare l’ordinanza numero 84 del 12 giugno 2017 con la quale la Raggi finalmente ha stabilito la “Disciplina per la costituzione degli uffici di diretta collaborazione del Sindaco, del Vice Sindaco e degli Assessori“. Dal documento emerge che dei 34 membri dello staff della Raggi 18 sono interni (ovvero già dipendenti comunali) e 16 sono esterni a chiamata. Al Vice Sindaco Luca Bergamo ne spettano 22, di cui nove assunti a tempo determinato. Per fare un confronto Marino aveva fissato a 11 il tetto dei collaboratori esterni del suo ufficio e a 7 quello per l’ufficio del Vice Sindaco.
Altri trenta collaboratori esterni potranno essere assunti dagli Assessori Luca Bergamo, Massimo Colomban, Daniele Frongia, Flavia Marzano e Pinuccia Montanari cui ne spettano sei ciascuno. L’Assessore al bilancio Andrea Mazzillo potrà assumere 11 collaboratori esterni mentre nove ciascuno spettano agli assessori Luca Montuori, Laura Baldassarre, Adriano Meloni e Linda Meleo. Si arriva così al numero di 102 assunti con contratto a tempo determinato. La giunta di Ignazio Marino si era fermata a 90.
Attualmente però sono stati nominati solo la metà dei collaboratori previsti. Come fa notare Lorenzo D’Albergo sull’edizione romana di Repubblica il costo a bilancio di questi 50 professionisti esterni chiamati a far parte dello staff della giunta si aggira intorno ai 2,5 milioni di euro. Siamo quindi ben al di sopra del milione di cui la sindaca parlava qualche tempo fa. Ed è possibile che una volta ultimate le nomine possa essere superato anche il tetto massimo dei cinque milioni di euro l’anno. Si vedrà eventualmente quando tutte le nomine saranno ultimate.
Quanto costa lo staff di Virginia Raggi?
Qualche settimana fa il Messaggero scriveva che in un anno di attività quasi un terzo degli atti della Giunta Raggi provenivano dal dipartimento delle Risorse Umane. Riguardavano cioè atti di nomina di collaboratori e membri dello Staff. Un fronte al quale la Giunta sembra devolvere parecchie energie. La sindaca ha infatti riunito la giunta più volte ma ha licenziato un numero di delibere inferiore del 15% rispetto a quella del predecessore Marino. Ci sono però anche dei casi limite che fanno capire come l’obiettivo di ridurre la spesa non venga perseguito con troppa tenacia. Il caso che salta agli occhi di tutti è quello di Silvano Simoni, ingaggiato nello staff dell’assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari. Il contratto firmato appena prima di Capodanno prevedeva un «trattamento economico complessivo» di 23.725 euro all’anno. Tre mesi dopo però il Campidoglio gliel’ha raddoppiato o quasi, dato che d’ora in poi percepirà 44.892 euro.
Sempre a dicembre venne formalizzato un altro in carico che fece discutere: quello di Andrea Tardito, architetto, già candidato del M5S, assunto nello staff dell’assessore al Patrimonio con un contratto da 88mila euro annui per occuparsi della «gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare». Quasi il doppio rispetto a quanto guadagnava da dipendente di una delle società in house del Campidoglio, Aequa Roma.
Rimane invece inevasa la richiesta fatta dall’allora consigliera d’opposizione Raggi a Marino di indire un bando aperto per la selezione dei curricula dei collaboratori dello staff del Sindaco e degli assessori. In ossequio alla trasparenza e al metodo a 5 Stelle per le nomine.
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