venerdì 17 marzo 2017

Questa è la democrazia di Grillo e dei grillini.

Grillo-Epurator caccia la vincitrice delle comunarie di Genova

M5S
grillo
“Uno vale uno” e “la rete è sovrana”, ma se a Grillo non piaci l’epurazione è servita
 
“Non possiamo permetterci di candidare persone su cui non siamo sicuri al 100%. Vi garantisco che non accadrà, né a questa tornata delle comunali, né alle politiche. Le nostre selezioni rispetteranno il voto online, ma saranno rigorose. Non c’è più spazio per chi cerca solo poltrone”. Lo scrive Beppe Grillo sul blog riferendosi alla decisione di non concedere il simbolo a Marika Cassimatis, vincitrice delle Comunarie per Genova.
“Dopo l’esito delle votazioni di martedì, infatti, mi è stato segnalato – aggiunge – , con tanto di documentazione, che molti, non tutti, dei 28 componenti di questa lista, incluso la candidata sindaco, hanno tenuto comportamenti contrari ai principi del Movimento 5 Stelle prima, durante e dopo le selezioni online del 14 marzo 2017″. “In particolare – osserva Grillo – hanno ripetutamente e continuativamente danneggiato l’immagine del Movimento 5 Stelle, dileggiando, attaccando e denigrando i portavoce e altri iscritti, condividendo pubblicamente i contenuti e la linea dei fuoriusciti dal Movimento 5 Stelle; appoggiandone le scelte anche dopo che si sono tenuti la poltrona senza dimettersi e hanno formato nuovi soggetti politici vicini ai partiti”. Grillo spiega che “questa decisione è irrevocabile. Se qualcuno non capirà questa scelta, vi chiedo di fidarvi di me. Non ho nessun interesse se non il bene del Movimento 5 Stelle. Siamo la forza politica su cui i cittadini ripongono le proprie speranze per un’Italia migliore, per una Genova migliore. Non possiamo permetterci nessuna sbavatura. Non possiamo permetterci di candidare persone su cui non siamo sicuri al 100%. Vi garantisco che non accadrà, ne a questa tornata delle comunali, ne alle politiche. Le nostre selezioni rispetteranno il voto online, ma saranno rigorose. Rimetto a tutti gli iscritti certificati del Movimento 5 Stelle la decisione se non presentare nessuna lista per le elezioni comunali di Genova o se presentare la lista, arrivata seconda per un distacco di pochi voti, con Luca Pirondini candidato sindaco. Non lasciamo la mia Genova senza questa possibilità.”
Proprio nella giornata di ieri, il tenore Luca Pirondini, sconfitto al ballottaggio delle Comunarie da Cassimatis nonostante fosse favorito, ha annunciato di voler chiedere la pubblicazione dei nomi di chi ha votato alle primarie grilline.
Cassimatis reagisce. Prima su Facebook dove scrive: “Apprendo ora che la mia lista, ancora fantasma in quanto non pubblicata, uscita vincitrice da una votazione democratica, è stata sconfessa da Beppe Grillo. Ne prendo atto”. Poi su Twitter: “Nessuna lista a Genova, il voto democratico è stato cancellato”.
A commentare alla Dire c’è anche Francesco Battistini, consigliere regionale ligure fuoriuscito dal Movimento 5 Stelle: “Mi hanno tacciato di essere un traditore ma chi ha tradito il Movimento è sotto gli occhi di tutti. C’è stata una votazione che, se pur con un metodo inaccettabile, andava quantomeno accettata. Invece, chi ha perso la partita si porta via il pallone e le porte. E’ proprio la fine di un sogno, è crollato tutto, ormai sono solo macerie”.
Il monito di Grillo è accompagnato da una citazione nero su bianco del compianto Casaleggio senior, cofondatore con lui del Movimento.”‘Al minimo dubbio nessun dubbio’, Gianroberto Casaleggio”, scolpisce Grillo sul blog a futura memoria Il voto on line per la scelta del nuovo candidato Sindaco M5s a Genova è stato riaperto e durerà fino alle 19.
Eppure era Grillo che ripeteva che “La visione del MoVimento 5 Stelle è una ed è quella decisa dagli iscritti certificati in Rete in conformità con le regole e i principi fondanti fissati dai garanti”. Ribadendo ad ogni occasione che “Il programma del MoVimento 5 Stelle viene deciso dagli iscritti che saranno chiamati a esprimersi online”. Viene deciso, certo. Salvo poi epurazioni a la carte del capo politico di cui bisogna “fidarsi”. Senza farsi troppe domande.

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