Matteo Renzi e le querele a Di Maio e Di Battista
«Vi aspettiamo con affetto e con gli avvocati»: così Matteo Renzi chiede a Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista di rinunciare all’immunità e di venire in tribunale a difendersi dalle querele del Partito Democratico. Renzi, parlando al Lingotto per il discorso di chiusura della corsa per il Congresso ha espresso solidarietà a Virginia Raggi per le indagini in corso sulla sindaca di Roma: «Un cittadino è innocente fino a sentenza passato in giudicato, sempre. Sempre. Significa che i processi si fanno nei tribunali, non sui giornali, che le sentenze le fanno i giudici, non i commentatori. Dunque fatemi mandare un abbraccio di solidarietà a chi, messo sotto indagine in queste settimane, vive una fase di difficoltà». Pausa. «A Virginia Raggi».
Poi Renzi è passato a rivolgersi a Di Maio e Di Battista: «Venite in tribunale a difendervi dalle querele del Partito Democratico per gli insulti e le offese che ci avete rivolto. Non nascondetevi dietro l’immunità». E ancora: «Dal Movimento 5 Stelle in questi giorni e settimane sono state dette parole infami contro di noi. Rinunciate all’immunita’ e rispondete delle querele in tribunale. Vi aspettiamo con affetto, vedremo chi ha ragione e chi ha torto». Nei mesi scorsi tra Renzi e il M5S c’erano stati molti scontri con annunci di querele, da Alessandro Di Battista a fino allo stesso Beppe Grillo.
Renzi aveva anche annunciato querele all’epoca della campagna elettorale sul referendum per chi avesse detto che il PD stava spendendo soldi pubblici per la pubblicità. Oggi invece il punto è evidentemente l’inchiesta CONSIP e le tante parole in libertà di questi giorni: «Non è che il garantismo vale solo con i tuoi e non per gli altri, noi siamo dalla parte della giustizia e per essere parte giustizia facciamo un sommesso appello a M5s che hanno in questi ultimi giorni e settimane detto parole infami su di noi: date una dimostrazione coerente del vostro atteggiamento rispettoso, rinunciate all’immunità e prendetevi le querele e vediamo in tribunale chi ha ragione, di Maio e di Battista rinunciare a prerogative dei parlamentari e venite in tribunale e vediamo chi ha ragione o torto, vi aspettiamo con affetto».
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