domenica 22 gennaio 2017

Sciacalli politici, lasciate in pace l’Italia che funziona

Terremoto
Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini prima dell'incontro con la stampa estera a Roma, 12 febbraio 2014.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Il leader della Lega torna a polemizzare sugli interventi all’hotel Rigopiano
 
Continua lo sciacallaggio di Matteo Salvini (e non solo). Mentre l’Italia guarda con orgoglio e con il fiato sospeso l’estenuante intervento dei soccorritori (sul luogo stanno operando senza sosta tecnici del Soccorso Alpino a fianco dei Vigili del Fuoco, militari e Guardia di Finanza), il leader della Lega, da Radio Padania, torna a polemizzare sugli interventi all’hotel Rigopiano. “Se i soccorsi fossero stati inviati prima sarebbe stato meglio – dice con la solita insolenza – Con mezzi inadeguati e in ritardo, gli uomini da soli davanti alla valanga non bastano”.
Il leader felpato non fa trascorrere nemmeno una mezza giornata senza mettere in discussione il sistema Paese. Come se l’Hotel Rigopiano – sul quale c’è già un’indagine in corso che farà chiarezza su eventuali ritardi – fosse stato l’unico e prioritario luogo su cui intervenire; un albergo dove peraltro c’erano ancora servizi primari come luce e riscaldamenti prima che fosse travolto dalla valanga causata dal terremoto. Il punto è che se si fosse intervenuti subito sull’hotel, magari sarebbe spuntata fuori un’altra polemica: quella del pensare prima agli hotel di lusso piuttosto che alle famiglie sperdute nei paesi al buio tra le montagne.
Perché allora Salvini – e i vari polemici di turno che si stanno affacciando in queste ore – non parlano delle centinaia di richieste di aiuto soddisfatte in tempi record, perché non si pone l’accento su un sistema emergenziale che funziona, che tutto il mondo ci invidia e che è una delle cose di cui essere orgogliosi?
No, lui continua sulla sua strada ostinato e implacabile e fa di tutto per farsi notare. Dopo aver sfoggiato alla trasmissione Otto e Mezzo dei doposci Moon Boot, ornati da ricami, suscitando non poche polemiche sui social, oggi ha affermato: “Ho visto e toccato con mano nelle zone colpite una totale mancanza di mezzi a disposizione: turbine, spalaneve, persone senza acqua, luce, riscaldamento. Se l’emergenza si tratta così non si va da nessuna parte”.
È bene sottolinearlo con forza: polemizzare in questo modo, oltre che avvilente, è una mancanza di rispetto nei confronti delle vittime e dei soccorritori accorsi da tutta Italia. Noi stiamo con la Protezione Civile e con tutti i soccorritori (lo abbiamo detto con forza qui e lo ribadiamo adesso), una Protezione Civile che dal 24 agosto, come ha sottolineato il suo stesso numero uno Fabrizio Curcio, non ha perso neanche un minuto: “Chi solleva polemiche su ipotetici ritardi, lancia accuse vuol dire che non ha capito come funziona il Sistema di protezione civile. Non ha capito che attacca il Sistema Paese – dice Curcio – E chi tocca il sistema tocca il Paese”.
Purtroppo, però, l’atteggiamento dei vari Salvini sta diventando sempre più una costante, quasi fosse un’ispirazione ricorrente nel loro modus operandi, nel loro agire da sciacalli politici. Una figura che viene fotografata con tagliente puntualità in un commento odierno di Francesco Merlosulla Repubblica: “Oggi gli sciacalli d’Italia di nuovo si avventano sulle vittime. Non più per strappare vestiti e gioielli, ma per fare di quei poveri corpi il podio e la cattedra della peggiore demagogia nazionale” (qui il link integrale).
Insomma: sciacalli, avvoltoi, sfruttatori, pensate pure a tutte le polemiche politiche da quattro soldi che vi vengono in mente, ma per favore lasciate in pace l’Italia che funziona.

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