Il Corriere racconta di un presunto colloquio tra la sindaca e il padrone del M5S, chiusa con un urlaccio: «Mi hai ingannatoooo!». Ma Beppe smentisce tutto
In attesa della smentita che probabilmente arriverà come spesso capita per queste cose, Fabrizio Roncone sul Corriere della Seraracconta oggi i dettagli immaginifici di una presunta telefonata tra Beppe Grillo e Virginia Raggi. L’argomento, manco a dirlo, è sempre lo stesso: l’avviso di garanzia arrivato alla sindaca.
La Raggi riesce a dire solo: «Ciao…». Poi attacca lui. Carico a pallettoni. Stravolto — racconta la fonte — perché del gran pasticcio si è reso bene conto solo dopo aver letto i giornali. Lui e Davide Casaleggio erano infatti preparati a sopportare, e supportare, un solo capo d’accusa per la loro sindaca: l’abuso d’ufficio. E proprio per questo, come si sa, in una burrasca di polemiche avevano modificato il regolamento interno del movimento. Ma qui, adesso, c’è anche l’accusa di falso. Ci sono i WhatsApp in cui, nell’ottobre scorso, il capo del personale in Campidoglio Raffaele Marra (ora in carcere) incita suo fratello Renato, vicecapo della polizia municipale: «Si è liberato il posto di responsabile del Turismo, fai la domanda».
C’è, perciò, il fortissimo sospetto che la versione fornita dalla Raggi alla responsabile dell’Anticorruzione capitolina sia una enorme bugia: «Sono stata io a scegliere Renato Marra, ho fatto tutto io». E non basta. No, che non basta. Grillo teme che da quella bolgia di messaggini ne spunti pure fuori qualcuno che finalmente spieghi meglio cosa tenesse Virginia Raggi e Raffaele Marra prima così uniti — «Se il M5S allontana Raffaele, vado via anche io» — e poi, quando Marra fu arrestato, così distanti: «Raffaele? È solo uno dei 23 mila dipendenti del comune». La telefonata di Grillo si chiude con un urlaccio gotico: «Mi hai ingannatooooo!».
Anche Brunella Bolloli su Libero di oggi parla dei timori di Grillo su Raggi:
Grillo e Casaleggio, fiutata da tempo la questione drammatica di Roma, hanno deciso quindi che ufficialmente la parola d’ordine è: «Virginia vai avanti», ma al telefono con la sindaca non nascondono l’ira per una situazione che «per colpa del tuo amico Marra», l’ha strigliata Grillo, «rischia di farci perdere Roma e milioni di consensi. Adesso basta». Il pericolo è che possano uscire altri dettagli dalle chat dei «quattro amici al bar» da cui la procura contesta la promozione del fratello dell’ex capo di Gabinetto o che possano venire fuori altre denunce. Ma l’autosospensione di cui si è vociferato ieri «è un’eventualità mai esistita», si è affrettato a smentire il capogruppo capitolino Paolo Ferrara indicato, insieme a Marcello De Vito, quale possibile nuovo vicesindaco nel caso in cui Raggi dovesse essere fuori gioco per qualche tempo.
EDIT: Com’era prevedibile, Beppe Grillo smentisce la notizia data dal Corriere della Sera:
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