martedì 12 gennaio 2016

Peppino Caldarola è il più grande giornalista vivente.

MAMBO 

Va cacciato Casaleggio, non la sindaca di Quarto

Il M5s è senza radici sul territorio e ha avuto contiguità col malaffare. Come tutti gli altri.

12 Gennaio 2016
Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
(© Imagoeconomica) Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio.
In politica, come in guerra e in amore, (quasi) tutti i mezzi sono consentiti.
Così non sorprende che i grillini e i loro difensori, a cui si è aggiunto Franco Bechis su Libero, facciano il conto di quanti piddini siano coinvolti in scandali di fronte al caso singolo della sindaca di Quarto Rosa Capuozzo.
La propaganda è propaganda, ma quando si fa sul serio bisogna ragionare.
Il Movimento 5 stelle è nato con un «vaffanculo» al vecchio mondo affollato di corrotti, partiti, sindacati, usufruttuari della democrazia delegata.
UN AVVIO RIDICOLO. In Rete e in piazza sono stati scelti uomini e donne nuove, molte/i dei quali si sono rivelati competenti e capaci dopo l’avvio ridicolo con il mitico Vito Crimi e la tristissima Roberta Lombardi.
Loro erano il “nuovo” con una funzione salvifica.
I due leader - uno di piazza, l’altro di cantinato - assicuravano la guida morale come nelle sette religiose più chiuse.
Il «vaffanculo» è piaciuto molto.
Gli italiani, soprattutto quelli che a lungo hanno votato i partiti di governo, al momento di crisi di “regime” amano il vaffanculo e sono tutti anti-fascisti del giorno dopo.
SCOPE E ROTTAMAZIONI. Non solo i grillini hanno scelto questa strada.
Un ragazzo di bottega del gruppo dirigente della Lega (Matteo Salvini), che aveva vissuto nel cuore del sistema nordista negli anni degli scandali, ha preso a sua volta la scopa in mano, ha proclamato che il Carroccio era la versione italiana di Marine Le Pen e si è preso un po' di voti a destra.
Nel centrosinistra Matteo Renzi e i suoi amici di Firenze hanno fatto la stessa cosa liquidando la vecchia classe dirigente con l’accortezza di far fuori solo quelli che venivano dal Pci.
ALLA FACCIA DEI “NUOVI”. Anche loro “nuovi”, anche se dalle ultime vicende bancarie vien fuori che le loro famiglie erano la quintessenza del potere locale e finanziario.
Insomma, nessuno è nato sotto il cavolo o portato dall’arcangelo Gabriele.
Sono tutti peccatori, si direbbe ab origine.
M5S COME TUTTI I PARTITI. Ciò che rende differente la situazione del Movimento 5 stelle non è l’entità del “caso Quarto”, francamente non rilevante, quanto ciò che rivela della fisiologia di un movimento che ha fatto quello che hanno fatto tutti i partiti della Prima e Seconda Repubblica: ha avuto contiguità col malaffare, ha poi cercato di coprire, e in questa operazione si sono distinti fustigatori che occupano i talk show con le loro fatwe.
Ora, invece, cercano di liberarsi di una disgraziata che è forse la meno colpevole di tutti.
Contiguità, tentativo di coprire lo scandalo, scarico del più debole: vecchi vizi che Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e i loro ragazzi di merenda riportano in auge.
UN SEGUITO SOVRASTIMATO. Il Movimento 5 stelle ha ancora un seguito elettorale, anche se, come ho scritto, la mia ipotesi è che sia sovrastimato dai sondaggi.
Ma il Movimento 5 stelle non esiste più.
Non ha radici sul territorio, e quando le ha sono quelle di Quarto.
Ha partiti personali in lotta fra di loro, ha successori di Grillo che si sparerebbero l'un contro l’altro in un Ok Corral permanente che fa sembrare timide educande le vecchie comari delle correnti Dc.
IMPRONTA GIUSTIZIALISTA. Bisognerà scrivere la storia di questi fenomeni che, a differenza di altri Paesi, non nascono da fatti sociali, ma da una impronta giustizialista.
Questa storia è interessante perché vede in azione da 20 anni alcuni “grandi vecchi” delusi perché non premiati dalla vecchia politica.
Non parlo di personale politico, ma di giornalisti e di magistrati, e di gente di spettacolo: la fusione con gruppi arrembanti fra cui novelli Robespierre della carta stampata che ormai dilagano in tutte le trasmissioni tivù su tutti i temi - calcio, cucina, costume, enologia - ha fatto il resto.
RIVOLUZIONE DI BASSO LIVELLO. Tutto già visto. Poi c’è un popolo che li segue o li ha seguiti.
Come è accaduto per quei milioni di italiani che sono andati dietro a Silvio Berlusconi e oggi si trovano soli con Maurizio Gasparri.
Abbiamo assistito a una nuova rivoluzione dall’alto, politicamente e moralmente di basso livello.
La povera sindaca di Quarto è povero un vaso di coccio, se non ha commesso reati.
 

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