martedì 29 dicembre 2015

Prima gli Italiani!!!! Prima gli Italiani!!!!!!

CORRUZIONE LEGA NORD: TANGENTI, IN CARCERE ASSESSORI LEGHISTI

Un vigile urbano entra nel municipio di Castel Mella dove oggi sono stati arrestati gli assessori leghisti Mauro Galeazzi e Marco Rigosa
La­vo­rano nei Co­muni di Ca­stel Mella e Ro­dengo Sa­iano. In ma­nette an­che un im­pren­di­tore e un li­bero pro­fes­sio­ni­sta. Maz­zetta da 22 mila euro per co­struire in un’area sot­to­po­sta a vincolo
BRESCIA
Un vigile urbano entra nel municipio di Castel Mella dove oggi sono stati arrestati gli assessori leghisti Mauro Galeazzi e Marco Rigosa
Un vi­gile ur­bano en­tra nel mu­ni­ci­pio di Ca­stel Mella dove oggi sono stati ar­re­stati gli as­ses­sori le­ghi­sti Mauro Ga­leazzi e Marco Rigosa
Due as­ses­sori della Lega Nord (la Lega di «Roma la­drona» e della «Pa­da­nia») sono stati ar­re­stati nel Bre­sciano per tan­genti. Sono quello all’Urbanistica e La­vori pub­blici del Co­mune di Ca­stel Mella, Mauro Ga­leazzi, e Marco Ri­gosa, capo uf­fi­cio tec­nico del Co­mune di Ca­stel­mella e as­ses­sore ai La­vori pub­blici a Ro­dengo Sa­iano; Co­mune che, però, a quanto si è sa­puto, è estra­neo alle in­da­gini. I due as­ses­sori, en­trambi in giunte di cen­tro­de­stra, sono della Lega Nord. Le ac­cuse ruo­tano in­torno a una tan­gente da 22mila euro per am­mor­bi­dire i con­trolli per la rea­liz­za­zione di un cen­tro commerciale.

Cor­ru­zione Lega Nord: Cor­ru­zione e peculato

I ca­ra­bi­nieri della com­pa­gnia di Bre­scia stanno ese­guendo un’ordinanza di cu­sto­dia cau­te­lare in car­cere per reati con­tro la Pub­blica am­mi­ni­stra­zione a ca­rico di quat­tro per­sone. Le al­tre due per­sone ar­re­state sono An­drea Piva, 36enne di Ro­dengo Sa­iano, geo­me­tra, li­bero pro­fes­sio­ni­sta, e An­to­nio Tas­sone, 68 anni di Lu­mez­zane, im­pren­di­tore. Gli in­da­gati de­vono ri­spon­dere di cor­ru­zione per atti con­trari ai do­veri d’ufficio e in un caso di peculato.
L'assessore Mauro Galeazzi
L’assessore Mauro Galeazzi
An­to­nio Tas­sone, im­pe­gnato nella rea­liz­za­zione di un cen­tro com­mer­ciale in Ca­stel­mella, usava come tra­mite Piva per man­te­nere i rap­porti con il re­spon­sa­bile dell’ufficio tec­nico Ri­gosa e con l’assessore Ga­leazzi. Il cen­tro com­mer­ciale stava per es­sere rea­liz­zato su un ter­reno sot­to­po­sto a vin­colo paesaggistico-ambientale che Tas­sone aveva già op­zio­nato con un con­tratto pre­li­mi­nare. Nella ri­co­stru­zione dell’accusa, per ren­dere più ve­loce e si­curo l’iter di ap­pro­va­zione del piano ur­ba­ni­stico, am­mor­bi­dendo i con­trolli, in par­ti­co­lare della com­mis­sione pae­sag­gi­stica, Tas­sone aveva pat­tuito un ver­sa­mento di 22 mila euro, dei quali 12 mila pa­gati a fa­vore della so­cietà di Piva ed 10 mila, ver­sati in con­tanti dallo stesso im­pren­di­tore a Piva e da que­sto con­se­gnati al Ri­gosa, che in­fine né aveva ver­sato una parte all’assessore Galeazzi.
Ga­leazzi è in­da­gato an­che per pe­cu­lato, poi­chè nella sua ve­ste di pub­blico uf­fi­ciale, aveva nella sua di­spo­ni­bi­lità un cel­lu­lare di ser­vi­zio, in­te­stato alla Pro­vin­cia di Bre­scia, con cui aveva fatto cen­ti­naia di te­le­fo­nate a fini esclu­si­va­mente pri­vati. I prov­ve­di­menti sono stati emessi dal Gip del Tri­bu­nale di Bre­scia, Ce­sare Bo­na­mar­tini, su ri­chie­sta del pm Sil­via Bo­nardi al ter­mine di un’indagine con­dotta, ne­gli ul­timi mesi, dai ca­ra­bi­nieri del Nu­cleo in­ve­sti­ga­tivo di Bre­scia. È in­da­gato an­che un al­tro di­pen­dente dell’ufficio ur­ba­ni­stica del Co­mune di Ca­stel­mella. I reati con­te­stati sono per tutti di cor­ru­zione per un atto con­tra­rio ai do­veri d’ufficio, e solo per Ga­leazzi, an­che di peculato.

Ar­re­stati all’alba

I due as­ses­sori le­ghi­sti sono stati ar­re­stati que­sta mat­tina all’alba, dai ca­ra­bi­nieri del Co­mando Pro­vin­ciale di Bre­scia. L’ordinanza di cu­sto­dia cau­te­lare è stata emessa dal gip Ce­sare Bo­na­mar­tini su ri­chie­sta del pm Sil­via Bo­nardi che ha cooor­di­nato le in­da­gini: al cen­tro dell’inchiesta una maz­zetta da 22 mila euro. A Can­ton Mom­bello sono così fi­niti Mauro Ga­leazzi, 48 anni, as­ses­sore le­ghi­sta ai La­vori Pub­blici e all’Urbanistica del co­mune di Ca­stel Mella, e Marco Ri­gosa, 45 anni, capo dell’ufficio tec­nico dello stesso co­mune e as­ses­sore ai la­vori pub­blici a Ro­dengo Sa­iano sem­pre in quota Lega Nord.
Al­tre due or­di­nanze di cu­sto­dia cau­te­lare in car­cere sono state ese­guite nei con­fronti di An­drea Piva, 36 anni di Ro­dengo Sa­iano, geo­me­tra e li­bero pro­fes­sio­ni­sta e An­to­nio Tas­sone un im­pren­di­tore ca­la­brese di 68 anni re­si­dente a Lu­mez­zane in pro­vin­cia di Bre­scia. Un di­pen­dente dell’ufficio ur­ba­ni­stica del co­mune di Ca­stel Mella ri­sulta in­da­gato dalla Pro­cura della Re­pub­blica di Bre­scia a piede li­bero. I reati con­te­stati sono per tutti di cor­ru­zione fi­na­liz­zata alla com­mis­sione di atti con­trari al do­vere d’ufficio, e per l’assessore del Car­roc­cio Mauro Ga­leazzi si ag­giunge an­che l’imputazione di peculato.

Spe­cu­la­zione su vin­coli pae­sag­gi­stici e ambientali

L’inchiesta mette in luce gli stretti rap­porti tra po­li­tica e af­fari in­ter­corsi tra l’imprenditore lu­mez­za­nese An­to­nio Tis­sone, il geo­me­tra An­drea Piva e due le­ghi­sti piut­to­sto noti a Bre­scia: si tratta del di­ri­gente dell’ufficio tec­nico di Ca­stel Mella Marco Ri­gosa e dell’assessore Mauro Ga­leazzi. Al cen­tro della vi­cenda la rea­liz­za­zione di un nuovo cen­tro com­mer­ciale che stava per es­sere edi­fi­cato su di un ter­reno già sot­to­po­sto a vin­colo pae­sag­gi­stico e am­bien­tale e che l’imprenditore aveva op­zio­nato con un con­tratto preliminare.
Se­condo quanto è emerso nell’indagine svolta dai Ca­ra­bi­nieri di Bre­scia, la tan­gente da 22 mila euro sa­rebbe ser­vita a ren­dere più ve­loce l’approvazione del piano ur­ba­ni­stico, ad­do­me­sti­cando i con­trolli e in par­ti­co­lare quelli della com­mis­sione pae­sa­gi­stica. Dei 22 mila euro già ver­sati, 12 sono stati stati con­se­gnati a Piva, men­tre al­tri 10 mila dopo es­sere stati pre­pa­rati in maz­zette e con­se­gnati dall’imprenditore allo stesso geo­me­tra sono fi­niti a Ri­gosa che ha prov­ve­duto a trat­te­nenrne una parte per sé e a ver­sarne poi una parte all’assessore Galeazzi.

Una sto­ria che me­rita di es­sere raccontata

L’assessore le­ghi­sta ri­sulta an­che in­da­gato per pe­cu­lato: in qua­lità di pub­blico uf­fi­ciale, se­condo i pm, si ser­viva di un te­le­fono cel­lu­lare di ser­vi­zio, in­te­stato però alla Pro­vin­cia di Bre­scia, con cui aveva ef­fet­tuato cen­ti­naia di te­le­fo­nate a fini privati.
Il co­mune di Ca­stel Mella è da tempo sotto i ri­flet­tori per una vi­cenda po­li­tica che me­rita di es­sere rac­con­tata: sin­daco è Et­tore Ali­prandi, in ca­rica dal mag­gio del 2006 dopo es­sere stato il vice di Guido Bo­no­melli della Lega, che oggi è as­ses­sore ai la­vori pub­blici e alla po­li­zia. Mauro Ga­leazzi è in­vece molto noto per es­sere il “por­ta­borse” dell’assessore pro­vin­ciale le­ghi­sta Gior­gio Pran­delli, noto an­che alle cro­na­che come il “sin­daco sce­riffo” di Ospi­ta­letto. La de­lega di Ga­leazzi com­pren­deva fino a que­sta mat­tina set­tori cru­ciali quali l’urbanistica, il per­so­nale e il com­mer­cio. Cioè a lui spet­ta­vano il con­trollo po­li­tico su piano re­go­la­tore, edi­li­zia, as­sun­zioni in Co­mune e le li­cenze commerciali.

Lega Nord — la Di­na­sty padana

Ma la Lega si è as­si­cu­rata an­che al­tri im­por­tanti as­ses­so­rati che ga­ran­ti­scono pos­si­bi­lità di spesa e ge­stione del con­senso come: i Ser­vizi So­ciali e la Pub­blica Istru­zione, sal­da­mente nelle mani di Mau­ri­zio Gi­relli. Gior­gio Guar­neri si è in­vece as­si­cu­rato, le de­le­ghe allo Sport e alle At­ti­vità Pro­dut­tive. A chi non è della Lega, re­stano solo gli as­ses­so­rati al Bi­lan­cio e all’Ecologia. Non sfug­gono ai po­tenti ten­ta­coli po­li­tici pa­dani an­che al­tri in­ca­ri­chi estre­ma­mente im­por­tanti e stra­te­gici: re­vi­sore unico dei conti è Mo­nica Mar­ga­riti, nota alle cro­na­che per es­sere mo­glie del sin­daco di Chiari, l’On San­dro Maz­za­torta le­ghi­sta dalla prima ora.
Di­ri­gente re­spon­sa­bile dell’area am­mi­ni­stra­tiva e vice se­gre­ta­rio co­mu­nale è in­vece Ra­mona Mari, mo­glie del con­si­gliere co­mu­nale Vit­to­rio An­dreoli (della Lega Nord ov­via­mente) (si veda pre­ci­sa­zione al ri­guardo dal sig. Gior­gio) , già as­ses­sore e già pre­si­dente della mu­ni­ci­pa­liz­zata C. M. Ser­vizi srl, dalla quale si è do­vuto di­met­tere per il so­prav­ve­nire di una norma che lo ha reso in­com­pa­ti­bile come pre­si­dente per­ché già con­si­gliere nello stesso comune.
Ma nella Di­na­sty pa­dana, da chi po­teva es­sere so­sti­tuito? Da Ra­mona, na­tu­ral­mente già di­ri­gente e vi­ce­se­gre­ta­rio co­mu­nale. Di­ri­gente e re­spon­sa­bile dell’area La­vori Pub­blici è un esterno al co­mune di Ca­stel Mella: l’architetto Et­tore Mo­naco della Lega, che guarda caso é an­che sin­daco le­ghi­sta a Dello, non­chè pre­si­dente di ACB Ser­vizi. An­che uno de­gli ar­re­stati dell’ ope­ra­zione an­ti­maz­zette é un di­ri­gente esterno al co­mune: Ma­rio Ri­gosa della Lega Nord, alla di­re­zione dell’area urbanistico-edilizia pri­vata, gode di un in­ca­rico an­che se é as­ses­sore ai La­vori Pub­blici del co­mune di Ro­dengo Saiano.

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