Italicum, Renzi su Fb: “Avanti, su tutto”
Ma la riforma elettorale è a rischio
Matteo Renzi tira dritto sull’Italicum e su Facebook annuncia: “Chi grida oggi allo scandalo perché alcuni deputati sono sostituiti in Commissione dovrebbe ricordare che questo è non solo normale ma addirittura necessario se crediamo ai valori democratici del rispetto della maggioranza: si chiama democrazia quella in cui si approvano le leggi volute dalla maggioranza, non quella in cui vincono i blocchi imposto dalle minoranze. Avanti, su tutto! Oggi in Consiglio dei Ministri via libera a tre decreti della delega fiscale a partire da quello sulla fatturazione elettronica”.
Il premier, dunque, ha deciso, di non fare nemmeno un passo indietro. Dopo che Forza Italia, Sel, la Lega e i dissidenti Dem avevano deciso di abbandonare la Commisione Affari costituzionali alla Camera dei deputati lasciando soli i deputati del Partito Democratico a discutere sulla riforma elettorale, il premier tira dritto. Anzi rilancia.
E infatti l’Ufficio di presidenza del gruppo del Pd ha già sostiuito i dieci componenti della minoranza Pd. nominando Paola Bragantini; Stefania Covello, della segreteria Pd; Edo Patriarca; Stella Bianchi; Maria Chiara Gadda; Giampaolo Galli, ex Confindustria; David Ermini, responsabile giustizia del Pd; Alessia Morani, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera; Alfredo Bazoli; Ileana Piazzoni, ex Sel passata nel Pd. E poi lancia il suo “Avanti tutta” su Fb.
Polemiche le opposizioni, soprattutto Forza Italia che, con il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta dichiara battaglia: “Renzi non ha più la maggioranza né alla Camera né al Senato e per questo ha paura e vuole mettere la fiducia sull’Italicum. Ma noi glielo impediremo con il voto segreto, anche sulla votazione finale”. E ancora: “Renzi violenta il Parlamento e il suo stesso partito. Per noi è abominevole”, aggiunge Brunetta secondo il quale “Renzi è debolissimo, perde consensi. Noi in aula riproporremo tutti i nostri emendamenti e chiederemo su ognuno di essi che si voti a scrutinio segreto”.
Attacca anche la Lega che conferma di non avere “alcuna intenzione di mischiarci ai burattini di Renzi e di fare il loro gioco. Per questo non parteciperemo alla commissione Affari costituzionali», ha detto il deputato della Lega Cristian Invernizzi, capogruppo in commissione, dopo la sostituzione dei 10 dissidenti Pd.
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