23 aprile 2015 ↔ 90 commenti
Celebrazioni 25 aprile, Anpi di Alessandria silura la Boschi: “Non gradiamo la sua presenza”
Alessandro Genovesi
Clamorosa decisione dell’Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi) di Alessandria, che ha rifiutato la presenza del ministro delle Riforme Maria Elena Boschi alle celebrazioni per il 70esimo anniversario del 25 aprile. Secondo un’indiscrezione della Stampa, il sindaco del capoluogo piemontese Maria Rita Rossa (Pd) qualche giorno fa aveva proposto agli ex partigiani di invitare alla commemorazione il ministro delle Riforme.
Ci si può immaginare la sorpresa quando ha appreso la risposta: “Nulla di personale, solo una questione di opportunità politica. Non condividiamo le linee della riforma costituzionale che questo governo sta portando avanti, in particolare la Boschi” ha dichiarato Roberto Rossi, vicepresidente provinciale Anpi. “Immagini cosa sarebbe successo il 25 aprile: allo stesso microfono la Boschi avrebbe difeso le riforme e noi le avremmo contestate. Non ci sembrava il contesto giusto per le polemiche” ha concluso Rossi.
No anche a Pinotti e Orlando
Ma la polemica non finisce qui. A fronte del diniego verso la Boschi, il sindaco ha proposto l’invito di altri due importanti ministri: Roberta Pinotti, titolare della Difesa, e Andrea Orlando, Guardasigilli(entrambi ex PCI). Ebbene, anche su questi due nominativi l’Anpi alessandrina ha declinato, facendo sapere di non essere interessata ad ospitare due esponenti del governo.
Come se non bastasse (e qui gli ex partigiani dimostrano tutto il risentimento verso il premier Renzi), l’Anpi ha fatto sapere di gradire la presenza di Sergio Cofferati, acerrimo nemico del segretario Pd e ex rivale di Raffaella Paita alle primarie liguri, nelle quali ha denunciato brogli elettorali. Uno schiaffo, a cui il sindaco Rossa ha duramente replicato: “L’Anpi avrebbe voluto come oratore Sergio Cofferati: una provocazione inaccettabile. Stimo Paita e, se posso, le do una mano: Cofferati ha sbagliato a denunciare brogli e far scattare le denunce”.
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