Libia: la bufala dell’attacco di terra egiziano a Derna
Non c'è stato nessun attacco all'Isis da parte dei commando di al Sisi. Un freelance sul posto: «A me non risulta, nonostante i media italiani, che i raid egiziani stiano continuando dopo i primi due attacchi di lunedì»
Laura Cappon, attendibile freelance italiana di base al Cairo, ha controllato la fondatezza della notizia relativa all’attacco egiziano in Libia che avrebbe visto truppe egiziane attaccare nei pressi della città di Derna e catturare una cinquantina di uomini dell’ISIS.
Ieri tutte le maggiori agenzie e testate italiane hanno dato notizia di un attacco egiziano a Derna, nel corso del quale truppe egiziane avrebbero catturato una cinquantina di uomini dell’ISIS e li avrebbero portati in Egitto. Ne avevamo riferito anche noi, con ampio spargimento di dubbi e di condizionali, perché la notizia non trovava riscontro fuori dall’Italia, nessuno dei grandi media occidentali la riportava, non c’era su quelli egiziani e neppure sulla pagina Facebook dell’esercito egiziano, che non è certo restio a cantare i successi del regime di al Sisi contro il terrorismo e che aveva riferito dei bombardamenti aerei sulla stessa cittadina del giorno prima. «se l’esercito egiziano, avezzo com’è alla propaganda, avesse catturato 55 membri dell’ISIS avrebbe fatto un comunicato lenzuolo» fa giustamente notare Laura Cappon.
L’attacco non c’è stato, Cappon scrive: « ho parlato diverse volte con il portavoce dell’esercito Mohammed Samir che mi ha smentito altre operazioni egiziane» e c’è di più: «comunque, a me non risulta, nonostante i media italiani, che i raid egiziani stiano continuando dopo i primi due attacchi di lunedì». La notizia continua a non trovare conferme al di fuori del circuito informativo italiano e Daniele Raineri, giornalista de Il Foglio, ne ha tracciato l’origine fino a un post sul forum di elhawy.com, post nel quale uno degli utenti egiziani aveva dato forma a un suo personalissimo «sogno patriottico» nel quale immaginava l’ardita operazione. Per chiudere il cerchio ora non resta che osservare chi e come rimedierà alla diffusione della notizia che non lo era.
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