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MOSCA - Il blogger Alexei Navalny, l'oppositore numero uno del presidente russo Vladimir Putin, è stato arrestato in metropolitana mentre insieme ad altri attivisti distribuiva volantini per propagandare una marcia di protesta per il primo marzo. Lo ha reso noto la sua portavoce, Kira Yarmysh, aggiungendo di non sapere dove sia stato portato. Con lui è stato arrestato Nikolai Lyaskin, un suo collaboratore. Un portavoce delle forze di sicurezza ha riferito che entrambi sono in una stazione di polizia, "dove sarà deciso se saranno perseguiti".

Navalny era agli arresti domiciliari, misura di cui ha contestato la legittimità dopo la sospensione anche della seconda condanna a tre anni e mezzo in un controverso processo per frode nel 2014. L'anno precedente gli erano stati inflitti cinque anni, sempre con la condizionale, per un altro contestatissimo processo per malversazione. A metà gennaio il blogger anti Putin era stato portato coattivamente da
 
 
una dozzina di agenti al comitato investigativo nell'ambito di una nuova inchiesta sul furto di un quadro, anche se pare che il vero bersaglio della nuova offensiva giudiziaria sia la sua fondazione anti-corruzione, con cui continua a denunciare le ruberie e gli abusi del potere.