Virginia sempre più sola, ora anche Mazzillo vuole mollare la sindaca
L’assessore chiede una svolta altrimenti “andiamo a sbattere”
Virginia Raggi sembra essere sempre più sola in un Movimento che su Roma si è diviso fin dall’inizio e che ora lo vede protagonista di un vero e proprio pressing sulla sindaca, perché il timore di una fine prematura dell’amministrazione cinquestelle nella Capitale potrebbe essere decisamente nociva per Grillo e i suoi.
E gli ennesimi casi di (non) gestione dell’emergenza acqua con Acea e la Regione Lazio e trasporti pubblici con Atac e le dimissioni del direttore generale Bruno Rota fanno temere tra i pentastellati un tonfo pesante della giunta a breve.
Nonostante tutto lei va avanti e ieri sui social ha esultato, prendendosi il merito di aver scongiurato il rischio di lasciare Roma a secco.
Ma chi ha seguito minimamente la vicenda sa che non è andata proprio così, che la sindaca ha prima distribuito colpe a destra e a manca per poi, ieri mattina, chiedere l’intervento del governo. Dodici ore dopo il problema è “magicamente” risolto, almeno fino a settembre. In molti le rispondono sui social, dicendo di vergognarsi, che il merito non è certo suo, che se non ci fosse stato Zingaretti l’unica soluzione sarebbe stato il razionamento dell’acqua.
E sempre ieri è arrivato anche l’ennesimo colpo alla giunta sulla questione Atac con le pesanti dichiarazioni del dg Rota che verrà probabilmente sostituito da Carlo Tosti, amministratore delegato di Atac sotto Alemanno. L’ex dg della partecipata del Comune ancora oggi dalle pagine di Repubblica parla di “uno scandalo terrificante. Ho addirittura paura a restare qui”. E alla Stampa ha dichiarato di essere stato sostenuto da Raggi “fino a tre giorni fa. Invitandomi più volte a considerare la mia decisione. Ma non avevo le motivazioni per continuare, pagavo un prezzo personale troppo alto, avevo dei rischi anche personali. Sono incensurato, voglio restare tale”.
E sebbene Grillo abbia sempre pubblicamente sostenuto Virginia Raggi, internamente tra gli esponenti del Movimento, i membri pentastellati del Consiglio comunale e della giunta ora sono sempre più compatti a formare un “asse di ferro” come quello tra l’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo e il presidente Marcello De Vito di cui parla oggi Sergio Rizzo dalle pagine di Repubblica.
Sarebbe stato proprio Mazzillo, scrive Rizzo, a dare l’ennesimo avviso a Raggi: “Qui serve una svolta, continuando così andiamo a sbattere. Va a sbattere tutta la città”. “E la storia – scrive ancora Rizzo – si fa ancora più seria perché non è la presa di posizione di un singolo assessore. Dietro a lui ci sarebbe infatti il pezzo di consiglio comunale che garantisce la maggioranza a Virginia Raggi”.
Questa è la seconda estate di fuoco per Virginia Raggi; ma mentre un anno fa molti chiedevano di dare tempo alla sindaca appena eletta, ora a difenderla sono rimasti davvero in pochi.A
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