Fiamma Negrini e altri indagati a Mantova per apologia di fascismo
La Procura di Mantova ha aperto un’ inchiesta sul Movimento dei fasci italiani del lavoro che ha già portato all’iscrizione nel registro degli indagati di nove persone. Lo scrive oggi la Gazzetta di Mantova. L’accusa, formulata dal procuratore capo Manuela Fasolato, che sta seguendo in prima persona l’inchiesta, è di violazione della legge Scelba e della dodicesima disposizione finale della Costituzione che vieta la ricostituzione del partito fascista.
Tra gli indagati figurano Fiamma Negrini, la 20enne eletta nel consiglio comunale di Sermide, il padre Claudio, di Sermide, tra i fondatori del movimento. Gli altri indagati, secondo la Gazzetta di Mantova, sono gli altri fondatori del movimento e cioè Elvira Tornese di Rapallo (Genova), più volte in lista con Negrini, il fratello Nestore, nel frattempo deceduto, Sergio De Biasio e Simone Grazio, entrambi di Verona, Pasqua Lombardo di Bologna, Marocco Piraino e Giuseppe Ridulfo di Palermo. I carabinieri hanno già eseguito otto perquisizioni domiciliari a Verona, Palermo, Bologna e Rapallo. Fiamma Negrini era stata la prima eletta tra i Fasci Italiani del Lavoro. I manifesti politici del Fascismo e il testamento di Mussolini fanno bella mostra tra i documenti di riferimento del partito.
In poche parole i Fasci Italiani del Lavoro sono un movimento di nostalgici del Duce e della Repubblica Sociale Italiana.
Non è nemmeno la prima volta che i Fasci Italiani del Lavoro si presentano alle amministrative di Sermide. Il partito dei Negrini ha partecipato per la prima volta alle elezioni nel 2002. All’epoca il candidato Sindaco era Claudio Negrini che al Corriere della Sera si diceva «orgoglioso di essere fascista» e «orgoglioso di non aver mai rinnegato Benito Mussolini». Nel 1994 Negrini aveva provato a presentare un’altra lista dal nome «Fascismo e Libertà» che però era stata bloccata dalla Commissione elettorale di Mantova. Dopo le elezioni del 2002 il partito neofascista mantovano si è presentato alle amministrative di Sermide anche nel 2007 e nel 2012. Il tutto senza che nessuno dicesse nulla, perché i Fasci Italiani del Lavoro non avevano brillato alle elezioni.
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