La prima cittadina sembra aver trovato il modo di risolvere il problema della disoccupazione nella Città Metropolitana: lo fa nominando i membri del nuovo consiglio di amministrazione di una delle partecipate dell'ente di cui è sindaca
Virginia Raggi ha trovato il modo di creare nuovi posti di lavoro. Lo si scopre sul sito della Città Metropolitana di Roma Capitale dove nella sezione bandi è avvisi è presente l’invito alla presentazione di candidature in qualità di componente dell’organo amministrativo della società partecipata Capitale Lavoro SpA. Non si tratta di molti posti di lavoro per carità, ma sempre meglio che niente no? Come tutti sanno la Raggi, in qualità di Sindaca di Roma è anche Sindaca Metropolitana, ovvero dell’ente che in alcune grandi città italiane ha sostituito la vecchia Provincia.
La Raggi nomina altri consiglieri d’amministrazione
In qualità di Sindaca della città Metropolitana di Roma Capitale il 14 luglio la Raggi ha firmato un avviso per la selezione delle candidature per la Governance di Capitale Lavoro, la società in house dell’Ente. Capitale Lavoro è una società che fino ad oggi è retta da un Amministratore Unico (che è Claudio Panella). La società, che conta più di 300 dipendenti, è una partecipata al 100% dalla Città Metropolitana di Roma. Dall’avviso si evince che l’Amministrazione pentastellata sta cercando i componenti per un eventuale consiglio di amministrazione, aumentando così i costi di gestione dell’ente e soprattutto il numero delle poltrone.
Il bando però bisogna cercarlo bene, un po’ perché il sito non funziona come dovrebbe un po’ perché non gli è stata fatta molta pubblicità. Anzi, praticamente nessuna. Ad accorgersene è stato il consigliere metropolitano Massimiliano Borelli del gruppo consiliare Le Città della Metropoli. C’è ancora poco tempo per presentare la candidatura perché il bando scade lunedì 24 luglio. Una volta raccolte le candidature la Raggi valuterà chi ha i requisiti necessari per essere nominato a far parte dell’Organo Amministrativo e a chi verrà conferito l’incarico di Amministratore. Che si tratti di due posizioni differenti lo si evince dal fatto che l’Amministratore deve essere in possesso di un maggior numero di requisiti rispetto al componente del CdA.
Quai sono i requisiti stabiliti dalla Raggi?
Fin qui non ci si deve stupire troppo. La Raggi, così come prima di lei i vecchi partiti, è da un anno a questa parte impegnata in un’intensa attività di nomina di collaboratori e consulenti. A destare curiosità però sono i criteri di ammissibilità. Nell’avviso si legge che il candidato deve “avere i requisiti per la nomina a Consigliere del Consiglio Metropolitano”. Ovvero deve essere un consigliere eletto in uno dei comuni che fanno parte della città Metropolitana. In quanto ente di secondo livello infatti i consiglieri delle città metropolitane – così come le province – vengono eletti tra i consiglieri comunali.
Il candidato però non può ricoprire cariche elettive presso la Città Metropolitana di Roma Capitale, non deve essere consigliere comunale di Roma Capitale o essere eletto in uno dei consigli municipali capitolini. Allo stesso modo non può essere un consigliere regionale, un parlamentare o un eurodeputato. In tal caso deve dimettersi dalla carica entro 10 giorni dalla nomina. Cosa significa tutto questo? Che per poter essere candidabile alla posizione di cui sopra bisogna essere consiglieri comunali eleggibili nel Consiglio Metropolitano. Ma non eletti a Roma. Quindi possono presentare le loro candidature solo i consiglieri eletti nei comuni esterni alla Capitale. Per la verità il bando non è così specifico perché si parla di “requisiti per la nomina a Consigliere del Consiglio Metropolitano” e non del consiglio metropolitano di Roma.
In teoria quindi un consigliere eletto in un comune che fa parte dell’area di altre città metropolitane (ad esempio Napoli, Firenze, Milano o Genova solo per citarne alcune) potrebbe partecipare. Ma in realtà saranno i consiglieri comunali dei comuni dell’ex Provincia di Roma a voler partecipare al bando. Visti i tempi stretti il gruppo consiliare di Città della Metropoli ritiene che questo possa essere un bando ad hoc “costruito per pochi intimi come era usanza della vecchia politica”. Insomma secondo i consiglieri d’opposizione sembra quasi che questo avviso di gara sia destinato a qualche consigliere comunale a 5 Stelle di qualche comune dell’area metropolitana che non ha un lavoro. In fondo le nomine le farà direttamente la Raggi.
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