Prendendo ad esempio dal caso Pizzarotti a Parma gli ex 5 Stelle si stanno organizzando per creare nuove liste per poter partecipare alle elezioni amministrative. Succede anche in Lombardia e in Emilia Romagna
Repubblica in un articolo a firma di Annalisa Cuzzocrea e Matteo Pucciarelli racconta oggi la grande fuga dal MoVimento 5 Stelle in atto in Liguria, in Lombardia e in altre regioni dove prendendo ad esempio dal caso Pizzarotti a Parma gli ex 5 Stelle si stanno organizzando anche per creare nuove liste per poter partecipare alle elezioni amministrative. La fuga più evidente è in Liguria dove gli iscritti che hanno abbandonato il M5S sono 200:
A Genova, quattro consiglieri comunali su cinque sono fuoriusciti dal Movimento lamentando scelte calate dall’alto. A guidarli è Paolo Putti: uno della vecchia guardia, un ecologista stimato e riconosciuto in città anche al di fuori della base grillina. Sotto la Lanterna sono in corso le grandi manovre per presentarsi alle prossime amministrative appoggiando un candidato di peso, magari l’ex editore di Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio e Dario Fo, cioè Lorenzo Fazio di Chiarelettere. Che ha un background di sinistra, è legato al mondo ambientalista e a don Andrea Gallo.L’ipotesi è che alla fine lo sostengano Effetto Genova e Rete a Sinistra, che a livello regionale tiene insieme Sinistra Italiana e Rifondazione. «Valuteremo nei prossimi giorni – dice l’ex grillino Mauro Muscarà – siamo aperti alla prospettiva, ma discuteremo al nostro interno, cosa che nel Movimento era impossibile fare». Come per contagio, a La Spezia accade qualcosa di simile, con il consigliere comunale M5S Fabio Vistori che annuncerà nei prossimi giorni la sua fuoriuscita dal partito di Grillo e Casaleggio e l’adesione a Effetto Spezia: «Per me Pizzarotti è sempre stato un punto di riferimento – spiega – un amministratore capace di coniugare i nostri valori con il realismo di governo. Oggi invece nel Movimento siamo al libro dei sogni e alla fedeltà assoluta a chi detta le regole». Nella sua città gli attivisti avevano eletto candidato sindaco Marco Grondacci, che però negli anni ‘80 era stato consigliere di frazione e poi provinciale (in tutto 4 anni e 7 mesi) per i Verdi. Così, è stato estromesso. «A volte si danno deroghe e a volte no. Chi decide? Guarda un po’ alla fine hanno nominato la persona da sempre sostenuta dai vertici», continua Vistori.
Dell’addio di Putti, in particolare in polemica con Alice Salvatore, avevamo già parlato. Fabio Vistori invece è l’ex grillino minacciato ultimamente per il suo addio al M5S. Poi c’è il caso Battistini, consigliere regionale a rischio espulsione:
Sempre in Liguria, al Palazzo della Regione si dice abbia le settimane contate il consigliere regionale Francesco Battistini, reo di aver solidarizzato con Putti e compagni in un’intervista a Repubblica. Il blog ha già comunicato che la sua condotta è stata messa sotto esame dai probiviri. Scendendo a sud, c’è un altro consigliere comunale, Marco Valiani, pronto a creare Effetto Livorno in antitesi al sindaco Filippo Nogarin. Mentre è già nata Effetto Lucca. Dove un grillino della prima ora come Pietro Bernicchi ha lanciato l’associazione omonima: «Cinque anni fa il M5S era fatto di quattro gatti. A sorpresa prendemmo l’8 per cento qui. Poi c’è stato l’assalto alla diligenza. Pochissimo di quelli delle origini sono rimasti. La famosa Carta di Firenze, se la rileggo ora, sembra una barzelletta».Un altro “effetto” dovrebbe nascere a Comacchio, dove il sindaco Marco Fabbri era stato cacciato dal Movimento per aver osato proporre di correre alle provinciali. «Ci stanno pensando – assicurano da Parma – un asse in Emilia Romagna sarebbe importante».
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