Matteo Renzi: "Una scissione di palazzo, un disegno ideato e prodotto da D'Alema"
Pubblicato: Aggiornato:
"A me dispiace molto. Era un disegno già scritto, ideato e prodotto da Massimo D'Alema". Lo ha detto Matteo Renzi a 'Che tempo che fa', parlando della scissione nel Pd. "Possono chiedermi di dimettermi ma non rinunciare un ideale. E' come se D'Alema e i suoi amici non avessero mandato giù il rospo che altri avrebbero potuto competere" nel partito. "Io mi son dimesso perchè ho preso atto di una sconfitta. Perciò sono ripartito daccapo, ma non potevo accettare ricatti. Ho invitato D'Alema a candidarsi alle primarie per avere consenso", ha concluso Renzi. "Tutti ora si scindono, anche l'atomo", nota l'ex premier,"siamo tornati alla Prima Repubblica".
La legge elettorale "La nostra proposta era il modello dei sindaci, ma ora (dopo il referendum ndr) è andata, non c'è più. Allora spero che il Parlamento faccia almeno una legge come il Mattarellum. Però io sono fuori. Da uomo forse più potente d'Italia ora sono privato cittadino. Ai parlamentari dico 'tocca a voi per consentire ai cittadini di scegliere'".
Le elezioni? Decide Gentiloni"Le Elezioni sono previste nel 2018. Punto. Se Gentiloni vorrà votare prima lo deciderà lui".Ha spiegato sempre l'ex premier
Meno tasse per tutti"Abbassare le tasse è un dovere in Italia. Non sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto, ma comunque c'è stato un passettino in avanti". Lo dice Matteo Renzi a 'Che tempo che fa'. "Quello che per me è importante - aggiunge - non è solo il piano del taglio dell'Irpef per i prossimi cinque anni sul quale stiamo lavorando. Il punto chiave è che torni la dimensione del futuro in politica e che si sappia che quando c'è un problema non si vada dai cittadini". No ad un'Italia strangolata", dice l'ex premier.
Nessun commento:
Posta un commento