Tangenti Sanità
Canegrati dal pm
«Voglio dire tutto»
Canegrati dal pm
«Voglio dire tutto»
È scoppiata anche a piangere Maria Paola Canegrati, l’imprenditrice arrestata nei giorni scorsi nell’inchiesta di Monza sul malaffare nella sanità lombarda che ha portato in cella anche il consigliere regionale lombardo della Lega Fabio Rizzi e altre 7 persone. In un interrogatorio fiume nel carcere di San Vittore, la “zarina” dell’odontoiatria avrebbe fatto qualche ammissione sul presunto giro di tangenti in cambio di appalti, ribadendo di voler «collaborare» affinché «emerga la verità». Il faccia a faccia tra imprenditrice e pubblico ministero è durato circa sette ore. Sette ore in cui, come ha spiegato il difensore, l’avvocato Leonardo Salvemini, Maria Paola Canegrati avrebbe cominciato a spiegare nei dettagli e a dare risposte circostanziate alle domande. Inoltre è stata depositata una corposa memoria. Le «responsabilità» individuate nelle contestazioni della Procura, ha precisato il legale, «sono elevate e molto rilevanti» e quindi la donna intende «collaborare e chiarire tutto».
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