Air France, Hollande: “Violenze inaccettabili”. Landini: “Giusto occupare fabbriche”
Le immagini del manager della compagnia di vola francese quasi linciato hanno fatto il giro del mondo. Dopo la rottura delle trattative con i piloti, il vettore ha presentato un piano di tagli a quasi 3.000 posti di lavoro. I dipendenti non l'hanno presa bene.
MONDOULTIME NOTIZIEVIDEO 6 OTTOBRE 2015 12:47 di Biagio Chiariello
Le violente proteste dei lavoratori di Air France contro i dirigenti della compagnia, alle prese con un piano di tagli da 2.900 posti, sono "inaccettabili" e rischiano di “danneggiare l'immagine della Francia”. Lo ha dichiarato il presidente francese, Francois Hollande, a margine di una visita in un'università, in merito all’attacco condotto da alcuni dipendenti alla sede parigina della compagnia di volo transalpina, che ha costretto alla fuga a torso nudo il manager Xavier Broseta. Il bilancio degli scontri è di sette feriti, di cui uno grave, un vigile urbano. "Il dialogo sociale è importante e quando questo viene interrotto dalla violenza e i conflitti assumono una forma inaccettabile, ciò può avere conseguenze sull'immagine e la capacità di attrazione del Paese", è il commento di Hollande.
Anche il primo ministro francese, Manuel Valls si è recato in mattinata nella sede di Air France-Klm, all'aeroporto parigino di Roissy Charles-de-Gaulle, dove ha incontrato i componenti del Cda aggrediti.. Già nella giornata di lunedì dal Giappone, dove si trovava in visita ufficiale, il premier si era detto "scandalizzato per le violenze" dei lavoratori e ha espresso il suo "pieno sostegno" alla direzione. Dopo la rottura delle trattative con i piloti, Air Prance ha presentato un discutibile piano di licenziamenti, innescando la ribellione da parte di centinaia di addetti che manifestavano.
“Occupare le fabbriche? Sarei pronto a farlo per difendere il lavoro". E’ il commento di Maurizio Landini, segretario generale Fiom, ai microfoni di Agorà su Raitre, su quanto accaduto ieri a Air France. "Oggi qualsiasi azienda che chiude – aggiunge – è persa per sempre. Per difendere posti di lavoro e crearne di nuovi siamo pronti ad utilizzare, democraticamente come abbiamo sempre dimostrato, determinate azioni". Landini in realtà si dice contrario a gesti estremi come l'aggressione ai dirigenti del vettore francese, ma ritiene che questi comportamenti siano frutto della disuguaglianza: "In questi anni si è creato un grande divario nella distribuzione del reddito che si è allargato sempre di più. Prima la differenza di stipendio tra un manager e un operaio era di 20-30 volte ora si è arrivati a 500-1.000 volte".
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