Vito Crimi ha parlato: via donne e poveri dal Parlamento
Vito Crimi, MòViMento 5 Stelle, al lavoro
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Vito Crimi, catapultato a sua insaputa dal sottoscala del Tribunale di Brescia (dove svolgeva elevatissime funzioni da archivista, a - nientepopòdimeno - capogrullo del MòViMento 5 Svastiche alla Camera, ha parlato. ce ne parla Maria Novella Oppo, attraverso la sua striscia [Fronte del Video]
Vito Crimi, senatore e portavoce del Movimento 5 stelle, è apparso nei tg per assicurare che, finalmente, è stato raggiunto un accordo sulla questione delle diarie, l’unica in cui il suo gruppo si sia seriamente impegnato da quando è entrato in Parlamento. E speriamo almeno che abbia detto la verità, anche se dalla bocca di Crimi, pur nel poco tempo trascorso da quando lo conosciamo (in video, s’intende), ne abbiamo già sentite tante, di balle e affermazioni inverosimili.
Tutte cose, tra l’altro, molto più gravi delle diarie che ora, a sentir lui, saranno rendicontate, oppure restituite. Con l’effetto implicito che, così, deputati e senatori potranno essere indotti a spendere anche più del necessario. Mentre magari, se si tenessero tutto come prevede la legge, con quel che avanza potrebbero fare qualche opera di bene. Oppure prepararsi meglio per gli incarichi cui sono stati chiamati dagli elettori, anche se a sceglierli sono stati veramente in pochi e quei pochi nemmeno li conoscevano. Ma questo non per colpa loro, così come non è colpa loro se sono rappresentati da Crimi, che è stato scelto da Beppe Grillo.
Ma, per tornare alle dichiarazioni inverosimili di cui sopra, Crimi le ha fatte in parte in tv e in parte sulla stampa. A Lucia Annunziata ha descritto Grillo come un padre amorevole nei confronti del figlioletto (il Movimento) che gattona. È chiaro che, finché il pargolo impara a camminare, i cittadini italiani e i loro problemi possono aspettare. Ma di peggio è quanto riferito dai giornali in ampi virgolettati: Crimi ritiene che chi ha bambini piccoli o problemi economici (sempre per risparmiare i soldi delle diarie) non dovrebbe nemmeno essere eletto. Cosicché, anzitutto le donne dovrebbero tornare a casa a fare la calza, e i poveri, poi, dovrebbero rinunciare per sempre alla politica, lasciando decidere tutto a papà Grillo, che per fortuna è miliardario.
Tutte cose, tra l’altro, molto più gravi delle diarie che ora, a sentir lui, saranno rendicontate, oppure restituite. Con l’effetto implicito che, così, deputati e senatori potranno essere indotti a spendere anche più del necessario. Mentre magari, se si tenessero tutto come prevede la legge, con quel che avanza potrebbero fare qualche opera di bene. Oppure prepararsi meglio per gli incarichi cui sono stati chiamati dagli elettori, anche se a sceglierli sono stati veramente in pochi e quei pochi nemmeno li conoscevano. Ma questo non per colpa loro, così come non è colpa loro se sono rappresentati da Crimi, che è stato scelto da Beppe Grillo.
Ma, per tornare alle dichiarazioni inverosimili di cui sopra, Crimi le ha fatte in parte in tv e in parte sulla stampa. A Lucia Annunziata ha descritto Grillo come un padre amorevole nei confronti del figlioletto (il Movimento) che gattona. È chiaro che, finché il pargolo impara a camminare, i cittadini italiani e i loro problemi possono aspettare. Ma di peggio è quanto riferito dai giornali in ampi virgolettati: Crimi ritiene che chi ha bambini piccoli o problemi economici (sempre per risparmiare i soldi delle diarie) non dovrebbe nemmeno essere eletto. Cosicché, anzitutto le donne dovrebbero tornare a casa a fare la calza, e i poveri, poi, dovrebbero rinunciare per sempre alla politica, lasciando decidere tutto a papà Grillo, che per fortuna è miliardario.
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Premio nobel
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