Cornuti, mazziati e insultati
di Valentina Spotti - 28/05/2013 - Dalla sfuriata di Grillo agli "italiani coglioni" del Cavaliere: tutti i complimenti che i politici nostrani hanno riservato agli elettori
Annunci GoogleELEZIONI COMUNALI 2013Tutti i Risultati sulle Elezioni Amministrative: Segui in Diretta!www.Sky.it/Elezioni
Capisco chi ha votato, convinto, per il condannato in secondo grado per evasione fiscale e chi ha dato la sua preferenza ai responsabili del disastro dell’ILVA, del Monte Paschi che hanno come testimonial il prescritto Penati. Capisco chi ha mantenuto la barra dritta e premiato i partiti che succhiano i finanziamenti pubblici e non chi li ha restituiti allo Stato. Vi capisco. Il vostro voto è stato pesato, meditato.
Così Beppe Grillo ha commentato il crollo del MoVimento 5 Stelle alle elezioni amministrative: il Semplice Portavoce sceglie la linea dura, ma non quella dell’autocritica nei confronti dei suoi candidati, dei programmi presentati nelle varie città o dei primi tre mesi dei “cittadini eletti” in Parlamento. Grillo sceglie di dare la colpa agli italiani, colpevoli di non aver accordato la propria preferenza al suo MoVimento. Colui che poco più di un mese fa invitava gli italiani ad andare “tutti a Roma”, ora sceglie di insultarli apertamente dal suo blog, con buona pace della libertà di voto.
RAMANZINE POST VOTO - Ma, in fondo, forse gli italiani ai rimbrotti dei politici ci hanno già fatto il callo come i ragazzini si abituano alle ramanzine di un genitore severo, e Beppe Grillo in effetti ha almeno un precedente illustre, proprio uno dei suoi acerrimi nemici: il Cavaliere.
Guarda le foto:
ITALIANI COGLIONI - Era il 2006, e il clima elettorale per le imminenti elezioni politiche era più infuocato che mai. Intervenendo ad un incontro di Confcommercio, Silvio Berlusconi dichiarò né più né meno di avere “troppa stima per l’intelligenza degli italiani per credere che ci possono essere in giro tanti coglioni che votano per il proprio disinteresse”. Il metodo del bastone e della carota per una frase che passò alla storia, anche per l’immediata “correzione” dell’ex-premier che disse di averlo detto “con ironia, con il sorriso sulle labbra”. E fu così che l’elettore italiano si prese anche del coglione, gratis.
“IL PROBLEMA SONO GLI ITALIANI” - Ma quella di prendersela con i cittadini che “non votano giusto” sembra essere quasi una strategia politica, adottata, a quanto pare, anche dal morigerato Mario Monti che cinque giorni prima delle elezioni di febbraio dichiarò che “se gli italiani votano ancora Berlusconi, il problema non è lui ma siamo noi italiani” – un uso del plurale e un’epurazione da eventuali espressioni scurrili che però, da un punto di vista logico e sintattico, non sembra discostarsi poi troppo dall’uscita sugli “elettori coglioni” di Berlusconi.
LEGGI ANCHE: Amministrative 2013, un voto tutto da ridere
“ITALIANI POCO INTELLIGENTI” - Soltanto qualche settimana fa Eugenio Scalfari se la prendeva con gli elettori del Pdl: “Il punto è che c’è un demagogo che promettendo di fare volare gli asini, ottiene ancora 10 milioni di voti, e forse ha già recuperato nelle ultime settimane anche i sei milioni che aveva perso. E di chi sono questi voti? O di gente che aspetta ancora di vedere volare gli asini, cioè gonzi. O che si aspetta di ottenere qualcosa da chi può offrirgli molto, cioè i furbi”. Ma poi allarga “agli italiani che forse non sono intelligenti, sono però uno dei popoli più furbi che esistano…”. Anche quella volta gli italiani, non solo quelli con diritto di voto, aggiunsero un altro pezzo alla loro collezione di insulti, quello di minus habens.
“ELETTORI CRETINI CHIAMANO RAPPRESENTANTI CRETINI” - E infine Cossiga, che nel 2008 citava Churchill e la sua “perfetta rappresentanza dei cretini britannici” e applicava il modello agli elettori di Di Pietro: “Gli elettori IDV sono tutti cretini ed è giusto che abbiano un cretino a rappresentarli”. In effetti il sillogismo regge, almeno da un punto di vista logico. Che sia per questo motivo che gli italiani si sono dati all’astensionismo?
(Photocredit: LaPresse e Getty Images)
1 commento:
Doce è andata la bella politica?
Posta un commento