Con Marino, con Alemanno o per conto proprio e ciascuno secondo coscienza? Il giorno dopo il voto del primo turno - che ha sancito la sconfitta e l'esclusione di Marcello De Vito, fermo al 12%, dalla corsa per lo scranno più alto in Campidoglio - i grillini romani si interrogano sulla scelta da compiere al secondo turno. E stamane nel forum del sito è stata lanciata la proposta di un sondaggio per arrivare ad una decisione univoca sulla linea da seguire il 9 e 10 giugno.
"Sebbene io sia favorevole all'idea della libertà di coscienza sul voto, vedo che in molti non sono dello stesso avviso", scrive Cristina Leo, del VII Municipio, chiedendo di "fare a livello romano quello che non è stato fatto a livello nazionale a tempo debito" perché "siamo noi e solo noi a dover decidere".
A considerare rappresentative le risposte, si direbbe che parte del MoVimento romano intenda schierarsi per la libertà di coscienza, in linea con quanto dichiarato prima del voto da Marcello De Vito sull'ipotesi di ballottaggio tra Marino e Alemanno. "Nessuna indicazione di voto per il secondo turno anche perché pensiamo che questi due partiti siano la causa dell'esperienza fallimentare di questi ultimi anni".
Eppure, a scorrere i vari post nel forum, si scopre che, si vada o meno all'apparentamento ufficiale, tra i Cinque Stelle si sta facendo largo l'idea di votare al secondo turno il candidato del centrosinistra.
Sono di quest'avviso due grillini romani molto noti: Ezio Maria Casati, aspirante portavoce al Consiglio comunale, e Francesca De Vito, sorella del candidato a sindaco e attivista del II Municipio. Il primo perché "non si può rischiare che vinca di nuovo Alemanno", la seconda - come altri - anche per calcolo. Secondo il metodo d'Hondt, infatti, fra due settimane, nel caso non si verifichino apparentamenti e Marino batta il sindaco uscente, il M5S otterrà quattro consiglieri, uno in più rispetto all'ipotetica vittoria di Alemanno.
"Mai e poi mai lascerò per altri 5 anni questa città ad Aledanno!", scrive De Vito. E Adriano M., del X Municipio: "Voterò Marino, contro la mia volontà, per avere un consigliere 5 stelle in più nell'assemblea capitolina".
Dello stesso avviso, un altro grillino storico, quel Roberto Di Palma, già candidato al Consiglio comunale nel 2008 nell'allora lista "Amici di Grillo": "Il nostro elettorato faccia quello che vuole, però visto che, calcoli alla mano con Marino entriamo in 4 e con Alemanno in 3, solo per questo motivo andrò a votare Marino".
A quanti si dicono contrari, Giovanni De Pascalis, del XIX Municipio fa notare che "Marino è un outsider, ha votato Rodotà presidente della Repubblica e Rodotà stesso ha appoggiato la sua candidatura".
Il candidato del centrosinistra è "il meno peggio" per Giampiero Darini, IV Municipio, che lancia sul tavolo della partita "sondaggio" la carta dell'alleanza ("qualora ci venisse offerta") con Marino - "Che ne direste di cominciare a dimostrare che se vogliamo siamo anche una forza di governo?. E alle voci contrarie, che non mancano, fa notare: "Lo stesso De Vito ha cambiato atteggiamento in campagna elettorale. Non possiamo più restare ancorati a metodologie che non ci portano da nessuna parte".
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