Comunali 2013, il Movimento 5 Stelle fa flop alle urne. E la base si ribella sul blog di Beppe Grillo
Dire, L'Huffington Post | Pubblicato: 27/05/2013 17:01 CEST | Aggiornato: 27/05/2013 19:07 CEST
Sono durissime le prime reazioni del Popolo cinque stelle al risultato che il movimento colleziona in questa tornata di voto amministrativo. La base si divide tra chi dà la colpa ai parlamentari e chi invece se la prende con Grillo e Casaleggio.
Per il momento, con i risultati tutt'altro che definitivi, a risaltare sono i dati delle elezioni regionali in Val d'Aosta, dove i grillini perdono due terzi dei voti rispetto alle politiche. A febbraio il m5s raccolse 13.403 preferenze, pari al 18,5% degli elettori della camera. Adesso, alle regionali, M5s ha raccolto il 6,62%, pari a 4.773 Voti. Mancano all'appello 8.630 preferenze. Precipita il movimento anche a Roma. A fronte del 27,27 per cento delle politiche, le proiezioni dell'istituto Piepoli accreditano al candidato per la capitale Marcello de Vito il 13,5% dei consensi: meno della metà del febbraio scorso.
Non si fanno attendere le reazioni allarmate della base, che prediligono come di consueto il blog del fondatore. Tanti i j'accuse nei confronti degli eletti a Montecitorio e Palazzo Madama. "Beppe ci si scioglie il movimento: Mastrangeli e i dementi mandati in parlamento che rompono sulla diaria, stanno distruggento il m5s", tuona Luciano da Napoli. Anche l'utente che si firma come terzo nic non nasconde la delusione per i parlamentari. "Grillo c'è. Il movimento molto meno. Sarebbe ora di uscire dai palazzi e tornare a far politica tra la gente. Sveglia!", è l'invito perentorio rivolto ai parlamentari.
Delusione e disappunto per le performance parlamentari dei cinque stelle anche nelle parole del militante che si firma con le sole iniziali B.V.: "Il movimento a Roma perde male. Io credo che la forte astensione abbia penalizzato più di tutti proprio il Mov. Gli italiani, i romani veri, le persone in carne ed ossa, quelli veramente delusi, scazzati e nauseati da questo sistema e da questa situazione, hanno infine scelto piuttosto che collaborare con questa democrazia e stato delle cose, la via più facile e semplice: fregarsene. Non riesco a dar loro torto".