Oggi sul podio tra i preferiti grillini per la corsa al Quirinale e soprattutto nei pensieri di Beppe Grillo come nome spendibile verso la sinistra per il Quirinale. Ieri nel mirino del leader cinque stelle per la sua pensione d'oro. Stefano Rodotà è in queste ore uno tra i possibili protagonisti della gara per il Colle. Uno tra i nomi più gettonati, simbolo di una possibile convergenza tra Pd e M5s (di lui si parlava anche come guida di un governo "democratico stellato"). 
Sul giurista i parlamentari M5S (che già oggi dovrebbero riunirsi per vagliare tutti gli scenari) potrebbero decidere di puntare alla quarta votazione, visto che Milena Gabanelli, vincitrice delle Quirinarie, così come Gino Strada arrivato secondo nella stessa competizione, sembrano voler declinare l'invito.
Un presente di stima ma un passato di grandi accuse. Riavvolgendo il nastro si scopre infatti che Beppe Grillo non hai mai mostrato grande "amore" per l'ex parlamentare calabrese. Motivo? La sua pensione d'oro. Basta leggere due post sul blog di Grillo, il primo del 6 luglio 2011 intitolato: "Maledetti non vi pensionerò" l'inizio di una vera e propria, parole del leader, fatwa contro tutti i parlamentari che hanno maturato (o stanno maturando in silenzio/assenso) il diritto alla pensione dopo una sola legislatura.
Grillo invitava a leggere alcuni nomi illustri tra cui, indovinate un po,' anche Stefano Rodotà.
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fatwa collettiva
Ma non finisce qui perchè il 18 luglio del 2011 arriva il secondo round. Basta leggere queste parole: "C'è gente in pensione da quando aveva 45/50 anni, parlamentari che hanno maturato la pensione dopo una legislatura. Doppi pensionati. Assessori regionali con pensioni d'oro. Questo sconcio è ormai intollerabile. Per farvi venire la bile ecco qualche pensionato parlamentare eccellente". Nella lista dei maledetti spunta un nome per nulla nuovo: Stefano Rodotà. 
Ieri pensionato d'oro, oggi possibile candidato al Colle targato Movimento Cinque Stelle.
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rodotà blog