Nella setta a cinque stelle si mandano a casa quelli che vanno in televisione non gli incapaci, gli ncompetenti ed i ladri.

5s, dopo la richiesta di espulsione di Crimi, Marino Mastrangeli rilancia:
L'Huffington Post  |  Pubblicato: 18/04/2013 10:48 CEST  |  Aggiornato: 18/04/2013 11:13 CEST


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È guerra a colpi di cartellini rossi nel Movimento 5 Stelle. Dopo l'anatema lanciato ieri dal capogruppo al Senato Vito Crimi, che ha chiesto l'espulsione del senatore Marino Mastrangeli, colpevole - secondo Crimi - di eccessivi apparizioni nel programma di Barbara D'Urso, oggi è stato lo stesso Mastrangeli a chiedere l'allontanamento del capogruppo: "Io mi sono sempre fatto intervistare fuori studio - ha detto ai cronisti a Montecitorio, dove è giunto per le votazioni sul Presidente della Repubblica - lui si è seduto sul divanetto di Bruno Vespa".

Indipendentemente dall'esito dei provvedimenti annunciati, dall'arrivo dei consulenti per la Comunicazione ad assistere il Movimento, capeggiati dal blogger Claudio Messora il rapporto con i media dei grillini sta progressivamente cambiando. Complice, forse, anche l'imminente consultazione in Friuli Venezia Giulia, dove ieri Beppe Grillo ha tenuto un comizio.

Nuovo clima testimoniato non soltanto dalla decisione, inaspettata, di Crimi di presenziare nel salotto più istituzionale del palinsesto televisivo, ma anche quella del leader cinque stelle di rilasciare la prima intervista posata al Tg1, sempre ieri sera, e oggi quella della capogruppo alla Camera Roberta Lombardi, di parlare direttamente ai microfoni Rai.
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