Nuovo caso di "Parentopoli" e possibile conflitto di interessi nel M5S a Mira
Ennesimo caso di "Parentopoli" nel Movimento 5 Stelle, questa volta a Mira. Come riporta "Nuova Venezia":
Ahi ahi ahi...ma il fatto che sia laureata conta poco. Ce ne sono molti altri, magari anche con più esperienza, cosa vuol dire? E poi, anche i parenti assunti da politici di altri partiti contro cui vi siete sempre battuti potevano essere preparati, o loro no?
In più c'è un'altra cosa interessante. La signora Sanginiti lavora presso lo studio del padre, Antonio Sanginiti che ha sede a Zianigo di Mirano (Venezia), non lontano quindi da Mira. Considerando che le collaborazioni pubblico-privato sono sempre state oggetto di favoritismi, il pericolo di conflitto di interessi c'è eccome.
Non si sta accusando nesusno, sia chiaro, ma è dovere di cronaca farlo notare. Se le regole valgono per gli altri, devono valere per tutti, Movimento 5 Stelle compreso.
"MIRA. «Parentopoli grillina». Questa l’accusa che arriva dalle opposizioni a Mira dopo la nomina da parte del sindaco Alvise Maniero del nuovo assessore all’Ambiente Maria Grazia Sanginiti, che sostituisce Roberta Agnoletto (cacciata perchè incinta, almeno così sostiene Roberta ndr). Un nuovo caso dopo quelli già presenti in Consiglio.
Sanginiti, 31 anni, laureata in Ingegneria per l’ambiente e il territorio, è infatti la moglie del neo deputato “grillino” Emanuele Cozzolino. «È stata fatta una scelta di competenza fra gli iscritti del comprensorio in base al curriculum presentato» si difende Cozzolino."
Ahi ahi ahi...ma il fatto che sia laureata conta poco. Ce ne sono molti altri, magari anche con più esperienza, cosa vuol dire? E poi, anche i parenti assunti da politici di altri partiti contro cui vi siete sempre battuti potevano essere preparati, o loro no?
In più c'è un'altra cosa interessante. La signora Sanginiti lavora presso lo studio del padre, Antonio Sanginiti che ha sede a Zianigo di Mirano (Venezia), non lontano quindi da Mira. Considerando che le collaborazioni pubblico-privato sono sempre state oggetto di favoritismi, il pericolo di conflitto di interessi c'è eccome.
Non si sta accusando nesusno, sia chiaro, ma è dovere di cronaca farlo notare. Se le regole valgono per gli altri, devono valere per tutti, Movimento 5 Stelle compreso.
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