venerdì 19 maggio 2017

Alla fine di maggio inizia il processo. E lui vuole che la sindaca parli del suo lavoro in Campidoglio e di Scarpellini
MARIO NERI
Raffaele Marra, 44 anni, ex capo del personale del Campidoglio scelto da Virginia Raggi, è stato arrestato il 16 dicembre per corruzione. È in carcere da quel giorno e il 25 maggio di fronte alla 2° sezione del tribunale comincerà il processo nei suoi confronti che vede imputato anche Scarpellini. Marra ha chiamato Raggi a testimoniare in sua difesa, racconta oggi Fiorenza Sarzanini sul Corriere:
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C’è la sindaca Virginia Raggi nell’elenco delle persone che l’ex capo del Personale del Campidoglio vuole in aula per parlare «dell’attività professionale svolta durante la sua consiliatura», come hanno specificato i legali Fabrizio Merluzzi e Francesco Scacchi nell’istanza già depositata presso il tribunale di Roma. Ma non solo. Sono almeno tre le circostanze sulle quali Raggi dovrà riferire.
E ai giudici Marra chiede anche di «ordinare una perizia avente ad oggetto la trascrizione delle intercettazioni registrate nel presente procedimento». Quanto basta per comprendere che il dibattimento sulle case che il costruttore Sergio Scarpellini avrebbe regalato al funzionario «per averlo a disposizione», come sostiene l’accusa, accenderà nuovamente i riflettori su quanto accaduto al Comune di Roma con la vittoria dell’esponente del Movimento 5 Stelle.
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Salvatore Romeo, Raffaele Marra e il blitz della polizia in Campidoglio (La Repubblica, 16 dicembre 2016)
Durante l’indagine era stato il responsabile dell’avvocatura Rodolfo Murra a descrivere una sindaca «commissariata» e ha dichiarato che fu proprio Marra a dirgli: «Posso fare ciò che voglio perché lei mi copre». L’assessore Marcello Minenna e il capo di gabinetto Carla Ranieri decisero di dare le dimissioni proprio per protestare contro lo strapotere di Marra. Nel dicembre scorso, durante la conferenza stampa convocata poche ore dopo la cattura disposta dai giudici di Roma, Raggi dichiarò: «Marra è soltanto uno dei 23 mila dipendenti capitolini».
Una presa di distanza che il diretto interessato è evidentemente determinato a colmare. «Virginia Raggi, attuale sindaco di Roma Capitale — è scritto nell’istanza — potrà testimoniare dell’attività professionale svolta da Marra durante la sua consiliatura, riferendo sull’esistenza di eventuali interessamenti da parte dell’imputato in favore dello Scarpellini o di società a quest’ultimo riconducibili». L’obiettivo del funzionario, spiega l’avvocato Merluzzi, «è evidente, perché Raggi non potrà che confermare che mai Marra parlò del costruttore e soprattutto che non si occupò di alcuna pratica che lo riguardava».

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