lunedì 15 maggio 2017

C'è un Gomplotto. Solita musica grillina. Aveva ragione Sartori: sono proprio degli asini.

Carla Ruocco e Maurizio Buccarella del MoVimento 5 Stelle hanno scoperto il complotto delle magliette gialle per far credere che a Roma ci sia un'emergenza rifiuti. Ma le signore "incriminate" stavano solo facendo la differenziata raccogliendo i materiali riciclabili. Proprio come vorrebbe Beppe Grillo...
GIOVANNI DROGO
Le magliette gialle del Partito Democratico ieri hanno fatto a gara con l’AMA per ripulire Roma. Nel frattempo Beppe Grillo scopriva l’acqua calda e spiegava ai romani che per risolvere il problema dei rifiuti avrebbero dovuto utilizzare “i separatori dell’immondizia” che a Roma ci sono già. Come per ogni evento sportivo che si rispetti anche la battaglia dell’immondizia è stata passata alla moviola per scoprire gli errori degli avversari.

I parlamentari del M5S che scoprono il complotto delle magliette gialle

L’onorevole del M5S Carla Ruocco – già membro del Direttorio – pubblicava ieri pomeriggio un video del Fatto Quotidiano dove si vedono alcune volontarie delle magliette gialle togliere l’immondizia da un cestino per metterla in uno dei loro sacconi. La Ruocco commenta con ironia facendo notare che i rifiuti nei cestini non sono un’emergenza. L’emergenza sarebbe eventualmente se i rifiuti fossero per terra o per le strade. Proprio come è accaduto nei giorni scorsi quando il MoVimento – sindaca Raggi e asssessora Montanari in testa – negavano che a Roma ci fosse un’emergenza rifiuti.
carla ruocco complotto magliette gialle roma immondizia - 1
Il video pubblicato dalla Ruocco è preso da un pezzo del Fatto Quotidiano a sua volta estratto da un filmato girato da un attivista del M5S che ha “monitorato” l’attività delle magliette gialle.
buccarella complotto magliette gialle roma immondizia - 1
Nei commenti compare anche il senatore Maurizio Buccarella che per primo fa notare come una delle volontarie stia tirando fuori (o dovremmo dire rubando?) la monnezza per metterla nel suo sacco. Un concetto successivamente ripreso proprio dal Fatto Quotidiano.
paola taverna complotto magliette gialle roma immondizia - 5
Anche la senatrice pentastellata Paola Taverna utilizza il video per spiegare che quella delle magliette gialle è un’operazione di propaganda e che i volontari sono stati costretti a raccogliere l’immondizia da dentro i cassonetti. In realtà però quello è un cestino.
carla ruocco complotto magliette gialle roma immondizia - 5
Per uno dei responsabili della comunicazione del gruppo del M5S al Senato invece le magliette gialle hanno copiato l’iniziativa del M5S al Circo Massimo. Perché è noto che la differenziata l’ha inventata il 5 Stelle.

Ecco la prova del complotto del Partito Democratico

Per i portavoce e gli attivisti del MoVimento questa è la prova provata dell’esistenza di un complotto per far sembrare Roma sporca. Perché quelli del PD vanno a rovistare nei secchi dell’immondizia? Secondo alcuni commentatori sulla pagina della Ruocco “stanno facendo quello che fanno gli zingari”. Ovvero raccogliere e buttare tutto fuori.
carla ruocco complotto magliette gialle roma immondizia - 2
Mentre è abbastanza evidente che le due signore stanno semplicemente differenziando l’immondizia separando i materiali riciclabili dal resto. Vale a dire stanno facendo quello che Grillo vorrebbe facessero gli impianti AMA.
carla ruocco complotto magliette gialle roma immondizia - 3
Ma per i 5 Stelle non è così: le due volontarie sono state reclutate dal PD per togliere i rifiuti dai cesti e buttarli a terra. Il complotto paventato la sera prima della  manifestazione del Partito Democratico ha trovato conferma. C’è addirittura chi ricorda che “è un reato rovistare tra i rifiuti” e chi chiede l’intervento della magistratura. A proposito, vi ricordate quando Beppe Grillo chiedeva ai romani di diventare “sindaci dei propri dieci metri quadri” per tenere pulita la città? È proprio quello che hanno fatto le magliette gialle.

    Nessun commento:

    dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...