I soliti razzisti contro la ragazza vestita col tricolore a Mirandola
Oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato a Mirandola. Una visita che si svolge a cinque anni esatti dal terremoto del 2012 proprio in una delle aree più colpite del cratere. Mattarella ha parlato di “modello esemplare di ricostruzione” dell’Emilia lodando la forza di volontà delle popolazioni colpite e ricordando la solidarietà degli italiani ai terremotati.
Ad accogliere Mattarella c’era anche una ragazza vestita con un abito tricolore. Come precisa il deputato PD Davide Baruffi si tratta di una studentessa quindicenne di Mirandola, Mbayeb Bousso, alunna dell’istituto Galilei. Non a tutti però è andato giù che a rappresentare la città emiliana sia stata scelta una ragazza dalla pelle nera. È italiana? E se sì quanto? E se è italiana davvero non c’erano altre ragazze “tipicamente” di Mirandola che potevano sostituirla? In una parola i razzisti sono venuti di nuovo allo scoperto.
L’abito indossato dalla ragazza è stato confezionato dalle alunne dell’Ipi moda del Galilei di Mirandola. Ma questo evidentemente non basta. Proprio non ce n’era una bianca da poter mandare ad accogliere il Presidente?
L’Italia agli italiani, bela qualcuno senza sapere se la ragazza sia italiana o meno. Ma ovviamente per alcuni l’italianità è altra cosa e sicuramente non è avere la pelle nera.
C’è chi si richiama agli illustri antenati, Pico della Mirandola chiede dove hanno spostato il suo paese natale. In Africa forse?
In effetti Pico sarebbe sconvolto e non riconoscerebbe nemmeno la bandiera italiana. Perché nel 1400 l’Italia non esisteva e quello era il Ducato di Mirandola.
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