lunedì 29 maggio 2017

Bufera su Forello, candidato M5S di Palermo: è socio nella Spa dei tributi a Bagheria

M5S
Salvatore Ugo Forello, scelto on line come candidato sindaco M5S a Palermo, nella foto del suo profilo Facebook. 18 gennaio 2017.  +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO'ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA +++
Ugo Forello candidato M5s a Palermo, dopo la vicenda Addiopizzo, è ancora al centro delle polemiche
 
Ugo Forello, il candidato sindaco M5S di Palermo, sta diventando una spina nel fianco (in termini politici, naturalmente) per i Cinquestelle.
Dopo la vicenda delle firme false a Palermo si era puntato su di lui per le prossime amministrative, ma la campagna elettorale che lo riguarda è a dir poco movimentata.
Prima c’era stata la storia d un file audio di una conversazione tra big grillini in cui sono emerse  pesanti accuse nei confronti di Forello e del suo modo di gestire Addiopizzo, l’associazione da lui presieduta sino all’anno scorso.
Ora un’altra rivelazione: Forello conosciuto principalmente come avvocato, secondo il settimanale 109 sarebbe innanzitutto un imprenditore. Il contenuto dell’articolo, è a firma del giornalista Gianpiero Casagni e mette in luce dei dati che scateneranno la polemica.
Forello infatti risulta dal 2 maggio 2016 “il maggior azionista dell’Inpa spa, la società che si occupa dell’accertamento e la riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità (ICP) e tassa occupazione spazi e aree pubbliche (TOSAP), in decine di Comuni siciliani”. Possedendo un totale di azioni dell’86 per cento “dell’intero capitale da 10 milioni di euro della Inpa spa, una società amministrata da Giulio Martines (fra i firmatari del manifesto del 2005 di Addio Pizzo per il consumo critico) e che ha come scopo principale quello di far rispettare la legalità ai cittadini, quantomeno sotto l’aspetto tributario». Insomma: Forello sarebbe milionario, con oltre otto milioni di azioni.
Intanto va detto che a Bagheria l’amministrazione Cinquestelle ha prima internalizzato il servizio di distribuzione idrica e successivamente ha incaricato proprio la società di Forello a riscuotere le bollette. Non solo risulterebbe un contenzioso con suddetta società risalente agli anni ’90.
Repubblica Palermo racconta anche la posizione di Forello: “Per motivi familiari mio padre ha recentemente trasferito le sue quote a me – dice il grillino – e non c’è alcun conflitto di interesse nella mia candidatura a Palermo”.
Eppure il conflitto di interesse viene sottolineato, eccome. Tra i primi a criticare l’accaduto c’è ilsenatore Francesco Campanella, ex pentastellato, ex di Sinistra Italiana e attualmente nel Gruppo Misto di Palazzo Madama. Campanella definisce Inpa una Equitalia piccola piccola ma non troppo” e bolla la pratica che “proprio i cinquestelle chiamerebbero, con altri attori in campo, conflitto di interessi”.
E un’altra critica arriva dal Partito democratico. Daniele Vella della direzione regionale PDcommenta: “Credo che la questione emersa vada approfondita perché è quando meno singolare che,come pare, chi ha un contenzioso con il Comune di Bagheria possa essere affidatario per lo stesso ente di un servizio. È inopportuno.
E scoprire che Forello sia proprietario dell’86% di Inpa è certamente curioso”. Anche nelle parole del segretario locale Orazio Amenta, riporate da Repubblica Palermo c’è stupore. Amenta sottolinea come “da tempo il nostro capogruppo Mimmo Di Stefano aveva sollevato la questione dell’inopportunità di affidare il servizio di riscossione a una ditta che aveva un contenzioso milionario con il Comune. Oggi scopriamo che la ditta in questione, la Inpa, è di Forello”.

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