venerdì 2 giugno 2017

POLITICA

La base M5S insorge contro il Tedeschellum. "Beppe, teniamoci fuori da questa porcata. O non ti voteremo più"

Il post di Grillo inondato di commenti negativi sulla legge elettorale. "Non c'entra niente con il sistema tedesco"

 02/06/2017 19:28 CEST | Aggiornato 49 minuti fa
LAURA LEZZA VIA GETTY IMAGES
Il 'Tedeschellum' non piace alla base M5S, a cominciare dalle liste bloccate e delle pluricandidature. Nella bacheca del blog di Beppe Grillo, proprio in calce all'ultimo post del fondatore, le posizioni critiche sono nettamente prevalenti.
"Con questa cagata di legge elettorale – scrive Stefano Tartaglione - nemmeno i vincitori dei collegi plurinominali saranno sicuri di entrare in Parlamento, perché dovranno accodarsi dietro il capolista del listino proporzionale. Praticamente è un fake clamoroso, un finto plurinominale!". E aggiunge un invito ai parlamentari: "Ragazzi, non votate questa schifezza così com'è adesso, altrimenti è molto probabile che io finisca di credere in voi e che non vi voti più".
Uno stato d'animo comune a molti sostenitori M5S, che chiedono ai parlamentari di non scendere a patti con le altre forze politiche. "Da vostro elettore e accanito sostenitore sin dal lontano 2009 vi posso dire che del movimento originario non sta rimanendo più niente. Mi sembrate sempre più vicini a quello che avete sempre contestato", scrive per esempio luca Losavio da Torino.
Giuseppe sottolinea che la proposta messa al voto online non è quella che il M5S vuole votare adesso in Commissione. "Io ho votato sì al modello tedesco, che non prevede le liste bloccate. Questo abbiamo votato! Accordi a tutti i costi no, gioverebbe solo a Renzi e Berlusconi", dice. E molti la pensano come lui. Corrado P. ad esempio spiega: "Veramente non abbiamo votato il testo del Pd. Del sistema tedesco non ha nulla. Temo che abbia ragione il deputato Taverna".
Michele De Palma si rivolge direttamente a Grillo e cita l'analisi critica del Fatto Quotidiano, "che evidenzia come la legge proposta non abbia niente della legge tedesca, tranne il 5%, e come sia molto più simile all'Italicum nei suoi aspetti più negativi [...]. Non sono iscritto al M5S, ma da quando esiste gli ho dato sempre fiducia col voto (per inciso, ti informo che ho 76 anni). Si sono levate voci critiche nel Movimento che chiedono modifiche alla proposta, ma tu le minacci di espulsione, stando a quanto scrivi, dando valore alle critiche di chi dice che nel M5S non c'è democrazia. Forse gli iscritti – continua De Palma- hanno votato, ma a giudicare da alcuni commenti, anche chi ha votato a favore pensava che la proposta fosse diversa".
Anche Oreste si rivolge direttamente a Grillo: "Beppe visto come stanno andando le cose con l'inciucio tra Pd e Fi e qualche amico sarà nostra convenienza o meglio, convenienza dei cittadini abbandonare questo trabocchetto e rientrare sulla nostra prima legge elettorale che si presentò con Toninelli. Infine che si voti alla scadenza della legislatura, tanto le patate bollenti se le dovranno cucinare loro".
Nei post non mancano quelli a difesa del voto online, alcuni dei quali se la prendono coi parlamentari critici. Ma la stragrande maggioranza contesta l'intesa sul Tedeschellum. "Caro Beppe, anche io ho votato sì, ma mi riferivo al sistema tedesco vero, reale, non questo aborto. Capilista bloccati, niente voto disgiunto, nessuna preferenza se non i 4 nomi che portano a elezione sicura del capolista. Lasciagliela fare a loro questa porcata. Teniamoci fuori", è l'appello di Gaetano Amato.

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