raggiQuasi 200.000 euro. E’ lo stipendio annuo lordo che Carla Romana Raineri percepirà dalle casse del Campidoglio per il suo ruolo di capo di Gabinetto del sindaco onorevole Virginia Raggi. Per la precisione, l’ex presidente della Corte d’Appello di Milano percepirà «euro 193.000 oltre agli oneri riflessi e Irap», come recita la delibera di giunta n. 14 del 5 agosto 2016, pubblicata solo ieri sul sito del Comune di Roma. Più di 16mila euro per ogni mese. Si tratta dell’emolumento più “ricco” degli ultimi 8 anni, come dimostra il confronto con i suoi 4 predecessori: Maurizio Basile prima e Sergio Basile poi, durante la Giunta Alemanno, percepivano rispettivamente 180.000 e 75.000 euro l’anno, mentre Luigi Fucito, braccio destro di Ignazio Marino, si era fermato a 73.000. Di sicuro, quello di Carla Romana Raineri più che autorevole, tanto da essere una delle reduci dell’esperienza in Campidoglio dell’ex Commissario Francesco Paolo Tronca, che la nominò responsabile della segreteria tecnica seppur al ben più modesto compenso di 30.000 euro annui: un bel salto di qualità, anche in relazione all’aumento dei carichi di lavoro e delle responsabilità.

“Io non guadagno tanto, la differenza con il mio stipendio precedente è di 1.000 euro al mese, e con quei soldi devo pagare i viaggi per Milano dove risiede la mia famiglia e l’albergo a Roma”. Dice al Corriere della Sera il capo di gabinetto della sindaca Virginia Raggi, Carla Romana Raineri, commentando le polemiche sul suo stipendio 193mila euro.

“Io sono un magistrato – afferma Raineri -, guadagnavo 170 mila euro, ora sono 21 mila in più, al netto la metà, ovvero circa mille euro al mese con cui pago anche l’alloggio a Roma”. 

“Io lavoro dalle 7 alle 24 tutti i giorni, non vedo la mia famiglia, faccio una vita complicata: se fossi rimasta a Milano, nella mia casa a cento metri dal palazzo di Giustizia, starei meglio”. 

“Non voglio essere usata dal Pd per fare battaglia politica – spiega -, non voglio essere usata per mettere in difficoltà la sindaca. Io non raccolgo margherite, a fare il mio lavoro non ci può essere chiunque. Certo possono risparmiare, vanno alla stazione Termini e prendono una persona qualsiasi”.

Intervistata dal Messaggero Ranieri aggiunge:

“Ma secondo lei a tre anni dalla pensione mi trasferisco a Roma per rimetterci? Così i contributi si abbassano. Se uno vuole prendere un capo di gabinetto che costa meno può prendere mio figlio: guadagna 1.500 euro al mese”. “Vogliamo parlare delle ferie?”. “Quest’anno non ho fatto vacanze, mi prenderò il giusto il giorno di Ferragosto. E vorrebbero pure che ci rimettessi? Siamo matti?”.

“La Raggi ha scelto me e Minenna: lavoravamo entrambi con il commissario Tronca. Io ero il suo braccio armato. Se la Raggi ha preso noi invece che due grillini della prima o dell’ultima ora questo dovrebbe essere salutato come un gesto buono e di rottura con il passato. E invece parla il Pd che dovrebbe dirmi brava”.

“Io sono un magistrato in aspettativa e senza assegni. O mi paga il ministero della Giustizia o il Campidoglio cosa cambia? E le ripeto: ci rimetto”. Ecco perché, aggiunge, “tornerò a breve a fare il magistrato”. “Sì, credo di stare meno tempo del dovuto in Campidoglio, non voglio vivere fuori così tanto da Milano e poi tra tre anni vado in pensione”.

Ma il conto della prima infornata di nomine della giunta di Virginia Raggi in Campidoglio costerà un milione all’anno. Anzi, per essere più precisi, un milione e duecento. Se lo stipendio del capo di Gabinetto, che prenderà quasi duecentomila euro (193 per essere precisi), è quello che colpisce maggiormente, già si stanno scatenando le polemiche anche per gli altri prescelti, quasi tutti di area grillina, che viaggeranno nei casi più fortunati vicino ai 90 mila euro, con la formula del funzionario a cui viene assegnato un compenso da dirigente.

Sempre ieri, è stato reso noto anche il compenso al neo portavoce della Giunta, il giornalista Ansa Teodoro Fulgione, a cui sono stati assegnati 103.255 euro lordi. Facendo un paragone con il passato, il portavoce di Marino, Guido Schwarz, prendeva 79.828 euro, mentre quello di Alemanno, Simone Turbolente, passò in pochi mesi da 87.208 a 118.354 e un contratto a tempo determinato.

Il totale dei vari stipendi dirà se la gestione Raggi sarà più o meno economica delle precedenti.

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Fonte: Il Messaggero