1. 193MILA EURO ALLA CAPO DI GABINETTO DELLA RAGGI: CI VOLEVANO I GRILLINI PER TOCCARE IL RECORD DI STIPENDIO AL COMUNE DI ROMA! - DOPO LE NOMINE-FLOP DEL SUO FAVORITO FRONGIA E DELL’ALEMANNIANO MARRA, ORA PURE LA RAINERI DIVENTA UN CASO POLITICO
2. ORGOGLIO BOIARDO DELLA GIUDICE: ‘SIETE MATTI? IO CI PERDO SOLDI. PRENDO 199MILA DALLA MAGISTRATURA, PIU' 7MILA. MICA MI TRASFERISCO A ROMA PER RIMETTERCI’
3. ‘A TRE ANNI DALLA PENSIONE NON VOGLIO RIDURRE I CONTRIBUTI. SE UNO VUOLE PRENDERE UN CAPO DI GABINETTO CHE COSTA MENO C'E' MIO FIGLIO: GUADAGNA 1.500 EURO AL MESE. SE LA RAGGI HA PRESO ME E MINENNA DA TRONCA E NON UN GRILLINO DELLA PRIMA ORA VA PREMIATA’
4. NOMINATA E CONVINTA: 'RESTERO' POCO AL CAMPIDOGLIO, O LA TOGA O LA PENSIONE'
1. CAMPIDOGLIO, STIPENDIO RECORD AL CAPO DI GABINETTO DELLA RAGGI: BUFERA SULLA RAINERI
Lorenzo D'Albergo e Laura Serloni per ‘la Repubblica - Roma’
Lo stipendio è da record e sui social scatta in automatico la polemica sul contratto del nuovo capo di gabinetto del Comune. Carla Raineri, dopo aver rinunciato alla presidenza della Corte d’Appello di Milano, e dopo aver incassato l'ok del Csm - non senza polemiche e spaccature - lo scorso 5 agosto ha firmato un accordo da 193 mila euro lordi all’anno con il Campidoglio.
Su Facebook e su Twitter, la somma è stata immediatamente confrontata con quella incassata dai predecessori. In era Alemanno, Maurizio Basile guadagnava 180 mila euro l’anno, mentre Sergio Basile si fermava a 75 mila. Con Ignazio Marino al timone di palazzo Senatorio c’era Luigi Fucito: sul suo conto corrente il Campidoglio versava 73 mila euro ogni 12 mesi. Meno della metà di quanto oggi riceve Carla Raineri, nominata dopo un lungo tira e molla che ha riguardato altri tre candidati.
La prima idea del M5s romano era stata quella di assegnare l'incarico a Daniele Frongia, ma la sua nomina era risultata a rischio incompatibilità per la legge Severino e per questo motivo dirottato sulla nomina di vicesindaco. A seguire sono scoppiati i casi di Daniela Morgante, la magistrata della Corte dei conti e assessora al Bilancio delle passata amministrazione, che molla a un passo dalla designazione ufficiale e di Raffaele Marra, contestatissimo ex braccio destro di Alemanno, indicato come possibile vice capo gabinetto dirottato poi su altro incarico.
Il primo a cavalcare la polemica sul contratto di Carla Raineri è stato il consigliere del Pd Marco Palumbo. “Grazie Virgì per lo spreco”, ha scritto dopo aver confrontato gli stipendi degli ultimi quattro capi di gabinetto.
"Alla faccia del risparmio e del taglio dei costi promesso in campagna elettorale. Per fortuna che si erano presentati come i diversi. Si infatti i più costosi".
Lo dichiarano in una nota Fabrizio Santori e Francesco Figliomeni, consigliere regionale e capitolino di Fratelli d'Italia. "Al neo capo di gabinetto andranno 193.000 euro lordi oltre gli oneri riflessi ed irap. Il compenso supera tutti gli altri capi di gabinetto dei sindaci precedenti Alemanno e Marino, in alcuni casi l'importo lo supera di due volte e mezzo. La Raggi ha risparmiato sulle consulenze della Muraro nominandola assessore ma ci è andata pesante sui collaboratori più vicini.
Qui il taglio degli stipendi non vale?", concludono gli esponenti di Fratelli d'Italia.
"Stipendio record per il capo di gabinetto del sindaco m5s di Roma Raggi che guadagnerà più dei suoi predecessori. La Raggi su cosa intende fare i risparmi che ha annunciato in campagna elettorale? Sugli asili nido? Da movimento 5 stelle a Movimento 5 stelle superior extralusso". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'italia, Giorgia Meloni.
2. «LA RAGGI HA SCELTO ME E MINENNA INVECE CHE DUE GRILLINI DELLA PRIMA O DELL' ULTIMA ORA»
Simone Canettieri per ‘Il Messaggero’
Dottoressa Raineri, c' è una discreta polemica sul suo compenso da 193mila euro come capo di gabinetto della Raggi, ha visto?
«Siamo matti? Io ci perdo dei soldi a lavorare a Roma».
Addirittura?
«Il mio cud è 199mila euro solo dalla magistratura, più altri 7mila di commissione tributaria. E poi vogliamo parlare dell' albergo o della casa a Roma? E gli spostamenti con Milano?».
Sta di fatto che rispetto ai suoi ultimi tre predecessori lei, nominata dal M5S, è la più pagata.
«Ma secondo lei a tre anni dalla pensione mi trasferisco a Roma per rimetterci? Così i contributi si abbassano. Se uno vuole prendere un capo di gabinetto che costa meno può prendere mio figlio: guadagna 1.500 euro al mese».
Sembra non averla presa bene questa storia.
«Ma certo, un magistrato come me che con 35 anni di carriera, si trasferisce a 600 chilometri di distanza lontana dagli affetti, lavorando dalle 7 di mattina alle 24 viene attaccata per gli stipendi d' oro. Vogliamo parlare delle ferie?».
Parliamone.
«Quest' anno non ho fatto vacanze, mi prenderò il giusto il giorno di Ferragosto. E vorrebbero pure che ci rimettessi? Siamo matti?».
Il M5S ha costruito parte della sua fortuna sulla lotta agli stipendi d' oro alla casta, ai grandi burocrati di Stato.
«La Raggi ha scelto me e Minenna: lavoravamo entrambi con il commissario Tronca. Io ero il suo braccio armato. Se la Raggi ha preso noi invece che due grillini della prima o dell' ultima ora questo dovrebbe essere salutato come un gesto buono e di rottura con il passato. E invece parla il Pd che dovrebbe dirmi brava».
I democrat ce l' hanno con lei per attaccare il M5S?
«Ma per favore: la Raggi ha messo al Bilancio Marcello Minenna, Giachetti voleva metterci Silvia Scozzese, che non si sarebbe dimessa da commissario del debito mantenendo il doppio incarico. La differenza tra noi è questa, ma nessuno lo dice. Mi attaccano per lo stipendio. Invece sono una operativa h24. E sto portando a casa già diversi risultati».
Uno per tutti?
«Vogliamo parlare di Solidoro, il nuovo amministratore dell' Ama? E' venuto a Roma grazie al mio interessamento. Perché c' ero io».
Insomma, la polemica su di lei è senza fondamento?
«Io sono un magistrato in aspettativa e senza assegni. O mi paga il ministero della Giustizia o il Campidoglio cosa cambia? E le ripeto: ci rimetto. Ecco perché...».
Cosa?
«Tornerò a breve a fare il magistrato».
Ah questa è una notizia.
«Sì, credo di stare meno tempo del dovuto in Campidoglio, non voglio vivere fuori così tanto da Milano e poi tra tre anni vado in pensione».
E lei difende il suo stipendio in vista di quel momento, giusto?
«Certo, non posso consentirmi il lusso di vedermi ridotta la pensione».
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