Mafia Capitale, anche l'assessore della Raggi telefonava a Salvatore Buzzi
Nei verbali di Mafia Capitale spuntano tra conversazioni tra la Muraro e Buzzi. Non c'è niente di penalmente rilevante. Ma la poltrona dell'assessore traballa sempre di più
Nei verbali di Mafia Capitale spuntano tra conversazioni tra la Muraro e Buzzi. Non c'è niente di penalmente rilevante. Ma la poltrona dell'assessore traballa sempre di più
Mafia Capitale in salsa grillina. L'inchiesta che ha fatto cadere Ignazio Marino, adesso imbarazza Virginia Raggi.
Dopo essere finita al centro delle polemiche per i molteplici conflitti di interessi legati ai precedenti incarichi all'Ama e Bioman, l'assessore all'Ambiente Paola Muraro torna a far parlare di sé. Dai faldoni dell'inchiesta è, infatti, emersa una intercettazione telefonica che, pur essendo penalmente non rilevante, rischia di peggiorare ulteriormente la sua posizione. Dall'altro capo della cornetta c'è, infatti, il ras delle cooperative, Salvatore Buzzi, uomo chiave di Mafia Capitale contro cui il Movimento 5 Stelle ha impostata l'intera campagna elettorale.
Come riporta Repubblica, è Buzzi a telefonare alla Muraro che, al tempo, era una consulente della azienda rifiuti. Una telefonata che, come emerge molto bene dalle carte di Mafia Capitale, svela un rapporto diretto tra i due. La coversazione, registrata dai carabinieri del secondo reparto del Ros, risale al tardo pomeriggio del 20 settembre del 2013. Il presidente della cooperativa "29 giugno" vuole sapere di sapere dalla Muraro se una pratica è a posto. "Salvatore Buzzi chiamava Paola Muraro di Ama spa - scrivono i magistrati nell'ordinanza di 88mila pagine sugli intrecci del 'Mondo di Mezzo' - la quale gli riferiva che la richiesta di chiarimenti era stata inviata dal Cns di Bologna, ed entro il giorno dopo, alle 12, sarebbero dovuti arrivare i chiarimenti, dal momento che la busta 'B' sarebbe stata aperta alle ore 13. Buzzi confermava dicendo che avrebbe avvisato subito".
Tre minuti dopo aver chiuso la telefonata con la Muraro, Buzzi invia due messaggi. Uno al collaboratore Raniero Lucci, il secondo a uno dei big della Legacoop Lazio, Salvatore Forlenza. "Il 'chiarimento' dato - spiega Repubblica - serve per poter partecipare a una gara d'appalto da 21,5 milioni, per la raccolta dei rifiuti, indetta da Ama e alla quale partecipò il consorzio bolognese Cns di cui Buzzi era consigliere". A Buzzi, però, interessa sapere anche che, una volta aggiudicato l'appalto, la gestione dei servizi vada alle sigle che gravitano attorno al suo circuito. "Per conoscere i dettagli dell'aggiudicazione e informarsi sullo stato della pratica, ma soprattutto per ribattere in tempo ai chiarimenti chiesti da Ama - si legge ancora - Buzzi chiama direttamente proprio Paola Muraro, che non si sottrae e pare fornire le informazioni richieste".
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