venerdì 20 settembre 2013

Sanno tutto. Criticano tutti. Continuano con la casta. Si fanno chiamare cittadini ma non si comportano da cittadini.

Auto sindaco in sosta vietata. Lui ammette dopo 101 ore

“Elettrica ma maleducata, nello spazio degli handicappati, o dei cassonetti, comunque zona vietata, in stradello San Girolamo”. Il nostro lettore Michele aggiunge: “Non sarà mica di un’autorità cittadina, della nuova kasta? Aspettiamo fiduciosi”.
Cristiano Antonino, fotoreporter, del Partito Comunista dei Lavoratori, su Facebook ha confrontato e pubblicato le targhe e il mezzo risulta lo stesso di quello usato in varie occasioni dal sindaco.
Da domenica alle 14, momento della pubblicazione della foto, nessuna nota dal municipio è arrivata a chiarimento, nonostante alcuni solleciti via sms e mail da parte della redazione al primo cittadino e al suo ufficio stampa.
Ancora alle 19,30 di giovedi19, totale silenzio dal Comune o da twitterr sulla vicenda. Per contribuire alla soluzione di questo pseudomistero pubblichiamo la foto del debutto dell’auto elettrica del primo cittadinor
Dopo 101 ore dal fatto, il primo cittadino si è ricordato che la macchina è sua. Lo “smemorato di Stradello San Girolamo”, difficile non chiamarlo così, ha ritrovato la memoria dinnanzi alle telecamere di Tv Parma è ha detto che quel parcheggio è stata una svista e poi si rifugiato nella solita trita e ritrita affermazione: “Battaglia politica” contro di lui. “Era sulle strisce del cassonetto, è stato una svista dell’una di notte, chi abita in centro sa bene quali sono le difficoltà, farne una battaglia politica penso che non aggiunga niente”. Noi semplicemente chiediamo: Perché non ammettere subito che l’auto era la sua?. La battaglia politica il sindaco se l’è fatta contro da solo, bastava rispondere alla richieste di chiarimento inviate a lui e al suo ufficio stampa
Lasciamo al lettore giudicare ritardi, scuse, validità di esempi e mezzi scelti dal sindaco per informare. Senza infierire, speriamo in una maggiore trasparenza e rapidità in futuro.
Ps: gli sms e mail da domenica in poi inviati a sindaco e suo ufficio stampa sono a disposizione di qualsiasi giurì
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“Elettrica ma maleducata, nello spazio degli handicappati, o dei cassonetti, comunque zona vietata, in stradello San Girolamo”. Il nostro lettore Michele aggiunge: “Non sarà mica di un’autorità cittadina, della nuova casta? Aspettiamo fiduciosi”.
Cristiano Antonino, fotoreporter, del Partito Comunista dei Lavoratori, su Facebook ha confrontato e pubblicato le targhe e il mezzo risulta lo stesso di quello usato in varie occasioni dal sindaco.
Da domenica alle 14, momento della pubblicazione della foto, nessuna nota dal municipio è arrivata a chiarimento, nonostante alcuni solleciti via sms e mail da parte della redazione al primo cittadino e al suo ufficio stampa.
Ancora alle 19,30 di giovedi19, totale silenzio dal Comune o dai social network sulla vicenda. Per contribuire alla soluzione di questo pseudomistero pubblichiamo la foto del debutto dell’auto elettrica del primo cittadino.
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Dopo 101 ore dal fatto, il primo cittadino si è ricordato che la macchina è sua. Lo “smemorato di Stradello San Girolamo”, difficile non chiamarlo così, ha ritrovato la memoria dinnanzi alle telecamere di Tv Parma e ha detto che quel parcheggio è stato una svista e poi si è rifugiato nella solita trita e ritrita affermazione: “Battaglia politica” contro di lui. “Era sulle strisce del cassonetto, è stato una svista dell’una di notte, chi abita in centro sa bene quali sono le difficoltà, farne una battaglia politica penso che non aggiunga niente”.
Noi semplicemente chiediamo: perché non ammettere subito che l’auto era la sua?  La battaglia politica il sindaco se l’è fatta contro da solo, bastava rispondere alla richieste di chiarimento inviate a lui e al suo ufficio stampa.
Lasciamo al lettore giudicare ritardi, scuse, validità di esempi e mezzi scelti dal sindaco per informare. Senza infierire, speriamo in una maggiore trasparenza e rapidità in futuro.
Per correttezza pubblichiamo parte di ciò che Pizzarotti ha diffuso sul suo profilo FB. Qualche elemento nuovo, qualche omissione, qualche svicolata nazionale. Comunque diamo tutti gli elementi al lettore, a differenza di quella che è la ricostruzione del primo cittadino qui di seguito (ad esempio è il lettore che ha fatto e inviato la foto che adombra che quelle righe gialle possono essere per “handicappati o cassonetti”, cassonetto che nella foto c’è comunque)
“La doppia morale di Repubblica. Venerdì notte ho commesso una leggerezza: tornando alle 1:30 con una certa stanchezza da una riunione, visto un appuntamento di ritrovo con tutti gli assessori la mattina seguente alle ore 8, ho parcheggiato l’auto elettrica nello spazio solitamente occupato in passato da un bidone dell’immondizia, oggi vuoto (abbiamo più differenziata). È un gesto non grave ma sicuramente evitabile. Giusto non concedere nulla a noi Istituzioni, e segnalare quando si sbaglia. Altrettanto importante da parte delle Istituzioni è riconoscere gli errori, anche umani. Repubblica Parma, con un grande senso di scoop tiene in home page la foto per una settimana, sinceramente stavo aspettando di vedere quanto l’avrebbero tenuta, e nel testo adombra che la sosta possa essere in uno stallo per disabili per creare maggiore sdegno.
Più volte hanno tentato di incalzarmi con tono da grande inchiesta, loro che in diverse occasioni hanno minimizzato temi legati al loro partito di riferimento e non hanno pubblicato comunicati stampa del comune, o peggio, pubblicando notizie false senza verificarne la veridicità. E’ sicuramente nel loro arbitrio e non voglio essere io a giudicare, ma è proprio questa loro doppia morale che volevo si palesasse. Oggi un giornalista cortese di un’altra testata mi ha chiesto l’accaduto e non ho avuto nessun problema nel rispondere, in quanto penso che sia un evento che sia capitato a tutti.
Forse Repubblica preferisce i rappresentanti del PD con auto blu e autista, di sicuro non hanno il problema di parcheggiare, ma io eliminandole ho portato un risparmio ai miei cittadini di 150 mila euro all’anno. Oppure preferisce quei parlamentari PD che fanno la spesa con la scorta? Su questo non ho mai sentito volare una mosca. Il “titolone” di stasera, dimostra quanto bruciano per la mia risposta ad altri e non a loro, ma forse bruciavano anche quando un loro importante editorialista inoltrava una email dando un giudizio personale sul nostro capogruppo, dimostrando grande imparzialità . Ho fatto una leggerezza e mi dispiace, ma la morale da parte di chi prende milioni di contributi pubblici e che fornisce un’informazione di parte, “anche no”.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...