lunedì 16 settembre 2013

Come se Bertolaso fosse l'uomo nuovo. Ma nessuno si ricorda i trascorsi di Bertolaso?


Forza Italia, Silvio Berlusconi chiama Guido Bertolaso all'organizzazione. La resistenza di falchi e colombe
Pubblicato: 16/09/2013 18:56 CEST  |  Aggiornato: 16/09/2013 19:19 CEST


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Per la battaglia finale serve chi della gestione delle emergenze ha fatto una professione. Ecco perché Silvio Berlusconi ha chiesto a Guido Bertolaso di prendere in mano Forza Italia, che rinascerà a giorni. Col ruolo di responsabile dell'organizzazione.

I due ne hanno parlato più volte nell'ultima settimana. Bertolaso, il Mister Wolf che risolveva problemi ai tempi della propaganda sulle catastrofi (vai alla voce: terremoto dell'Aquila) non avrebbe detto di no. Ma nemmeno di sì. Non è la prima volta che Berlusconi gli fa una proposta del genere. Anzi da quando Bertolaso ha lasciato la Protezione civile, e da quando non è decollata la Protezione civile Spa ai tempi di Letta (Gianni) a palazzo Chigi, l'ex uomo della provvidenza è rimasto il chiodo fisso di Berlusconi, affezionato all'idea di un partito efficiente come una azienda più che a uno zoo di falchi, colombe e sciacalli.

Una fonte vicinissima al Cavaliere spiega all'HuffPost: "Berlusconi sta provando a convincerlo perché è l'uomo per questo momento. Ha un carattere pessimo, è un decisionista, non ascolterebbe nessuno, né falchi né colombe". E infatti in queste ore si è già registrata una resistenza di tutti i volatili pidiellini. Non lo vogliono perché perderebbero potere in San Lorenzo in Lucina. Chissà.

È certo che, nel nuovo-vecchio partito il Capo non vuole tanti dibattiti. Basta vedere la sede: "un mausoleo" dice chi ci lavora, all'insegna del culto della personalità. Solo foto di Berlusconi, che ha scelto personalmente con l'assistente Gasparotti, e soprattutto di Berlusconi trionfante (ad Onna, nei vertici internazionali, a Napoli) e nessuna traccia dell'epoca pidiellina. Così come si presta a pochi dibattitti il nuovo organigramma. Che, come da statuto, non contempla la figura del segretario. Il falco Verdini dovrebbe diventare coordinatore unico. Mentre Alfano si dovrebbe occupare di diplomazia "col nemico" più che di partito: da ministro a tempo pieno avrebbe più tempo per tessere la trama diplomatica col Colle ed Letta (Enrico). Insomma, da erede senza quid di Berlusconi a erede col quid di Gianni Letta.

Questa è l'idea per la battaglia finale del Cavaliere che si appresta a diventare decaduto ed extraparlamentare. È bastata un'intervista al Tempo in cui Daniela Santanchè annunciava che Alfano non sarà più segretario a provocare l'insurrezione del partito di governo e pure di tutti i ministri del Pdl. E, ovviamente, la difesa della Pitonessa da parte dei falchi. O forse, per realizzarla (l'idea) serve la Protezione civile.

1 commento:

Unknown ha detto...

Bertolaso, il nuovo che avanza.

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