domenica 15 settembre 2013

Questo il vero problema del nostro paese e per i giovani e le donne. I sindacalisti della Cisl pensano solo a sistemare i loro iscritti così come i politici del PDL sistemano i propri parenti stretti.


In Eurozona lavoro ancora giù (-0,1%), 145 mln gli occupati

Crescita Estonia al top in Ue, Grecia rimane stabile

13 settembre, 19:04
Ennesimo segno negativo per l'occupazione dell'Eurozona nel secondo semestre del 2013. Il numero di persone con un lavoro nell'Ue-17 è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, con un crollo rispetto allo stesso periodo del 2012 dell'1%. Questi gli ultimi dati di Eurostat, che stima siano 145 milioni gli occupati nell'Eurozona, una cifra che sale a 221,8 milioni nell'Ue a 27.

Fra gli Stati membri per i quali i dati sono disponibili, a registrare la maggiore crescita nell'Unione rispetto al primo trimestre del 2013 sono l'Estonia (+1,5%), ma anche il Portogallo, insieme alla Lituania (+0,8%). Dopo un calo del 2,3% nel primo trimestre torna invece il segno positivo (+0,1%) per la Grecia, che rimane sostanzialmente stabile, mentre su base annua registra una diminuzione del 4,3% degli occupati. Si riduce di poco il calo dei lavoratori in Spagna (che passa da -1% a -0,5%), che rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente scende del 3,7%. Segno meno anche per l'Italia (-0,3% nel 2/o trimestre, che segue il -1,2% del primo), che su base annua continua la sua discesa del numero dei lavoratori (-2,2%). In negativo anche l'occupazione della Slovenia (-0,4% nel 2/o trimestre e -2,5% rispetto allo stesso periodo del 2012). Maglia nera in assoluto dell'Ue diventa Cipro, che nel 2/o trimestre registra un calo del 2,1% e su base annua del 6,1% del numero dei lavoratori. (ANSA)

1 commento:

Unknown ha detto...

Il lavoro per i giovani questa è la priorità non i privilegi della Cisl.

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