Cecile Kyenge a Pescara, cappi simbolici firmati Forza Nuova: "Contro qualsiasi tipo di ius soli" (FOTO)
L'Huffington Post | Pubblicato: 15/07/2013 11:30 CEST | Aggiornato: 15/07/2013 13:48 CEST
Ancora insulti per il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge, dopo le parole di Calderoli che l'ha paragonata a un orango. A Pescara, dove si è recata per partecipare a un dibattito, Kyenge ha trovato dei finti "cappi" da parte di Forza Nuova. Nella stessa mattina un assessore regionale del Veneto, Daniele Stival, rincuora l'orango nominato da Calderoli, condividendo su Facebook una scritta che parla da sola: "Riteniamo vergognoso che si possa paragonare un povero animale indifeso e senza scorta a un ministro congolese". Poco dopo l'eurodeputato Matteo Salvini - anche lui Lega Nord - invita Napolitano a "tacere, che è meglio".
Cappi a Pescara per il ministro Kyenge. Ad accogliere il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge, a Pescara per partecipare a un incontro-dibattito su immigrazione e cittadinanza, "cappi" simbolici alle cui estremità sono stati posti dei manifestini "contro l' immigrazione" e "contro qualsiasi forma di ius soli" firmati Forza Nuova. Li hanno affissi nella notte, nel perimetro esterno della Provincia di Pescara, militanti della formazione di estrema destra.
"Nella notte fra il 14 e 15 luglio, alcuni militanti del nucleo forzanovista pescarese hanno affisso dei cappi simbolici nel perimetro esterno della Provincia di Pescara, alle cui estremità sono stati posti dei manifestini contro l'immigrazione. Con quest'azione, attuata a ridosso della partecipazione del ministro per l'integrazione Kyenge ad un dibattito proprio all'interno dell'edificio istituzionale, Forza Nuova intende ribadire, da un lato, la ferma contrarietà all'immigrazione come fenomeno d'invasione e a qualsiasi forma di ius soli, mitigato o meno, e dall'altro la convinzione che in questo momento storico siano necessari dispositivi antimigratori in entrata molto più ferrei rispetto a quelli già in atto". Lo sottolinea in una nota Marco Forconi, coordinatore regionale Forza Nuova Abruzzo.
"Nei prossimi mesi, quando la situazione economica nazionale si paleserà con un peso e una durezza senza precedenti, il tema dell'invasione allogena non potrà non essere posto al centro del dibattito politico e, molto probabilmente, Forza Nuova si troverà a dover ingaggiare una lotta dura contro una congiunturale e permissiva presa di posizione sull'immigrazione a livello parlamentare", conclude.
L'assessore regionale veneto Stival che solidarizza con l'orango. Non si tratta che dell'ultimo episodio di violenza verbale e insulto razziale nei confronti del ministro Kyenge, dopo le polemiche innescate dalle dichiarazioni di Calderoli. Come riporta Il Mattino di Padova, infatti, a rincarare la dose ci ha pensato l'assessore regionale alla protezione civile del Veneto, Daniele Stival. Il leghista ha condiviso sul suo profilo Facebook una foto della pagina dell’”Antipolitica” in cui campeggia la ministra dell’Integrazione con la scritta testuale: “Siamo profondamente sdegnati per i termini offensivi utilizzati da Calderoli nei confronti di una creatura di Dio quale è l’Orango. Riteniamo vergognoso che si possa paragonare un povero animale indifeso e senza scorta a un ministro congolese”.
L'assessore, interpellato dal Mattino, si è spiegato così: "Ho solo visto una bella foto di una scimmietta e l'ho postata. La Kyenge è una nostra amica. Se uno non è neanche libero di dire come la pensa... A me non me ne frega nulla di queste polemiche. A noi ci minacciano di morte e nessuno dice niente, invece se la prendono per paragoni ad animali, si vede che oggi va di moda così". La storia è andata avanti così:
Pochi minuti dopo l'assessore Stival richiama per precisare: "Quando parlavo di scimmietta non mi riferivo alla Kyenge". E ci fa notare che poco più sotto, sempre nel suo profilo Facebook, c'è la foto di una scimmia vera e propria con la scritta: "Dice che la signora Cecilia mi somigli". "Ma di Cecilie ce ne sono tante - avverte il politico della Lega - e mi riferivo a una mia amica". Infine, serio: "Quella di Calderoli è una battuta estrapolata da un comizio, su cui non ho niente da dire, non me ne frega niente". Immediata la reazione del gruppo del Pd in Consiglio regionale, affidata a un comunicato stampa. "Chiediamo al presidente Zaia di prendere le distanze da Stival e le dimissioni dell'assessore. Si tratta di un comportamento scandaloso", anticipa il consigliere Claudio Sinigaglia.
Salvini: "Napolitano, taci che è meglio". "Napolitano si indigna per una battuta di Calderoli. Ma Napolitano si indignò quando la Fornero, col voto di Pd e Pdl, rovinò milioni di pensionati e lavoratori? io mi indigno con chi si indigna. Napolitano, taci che è meglio!". Lo scrive su Facebook Matteo Salvini.