Tardo pomeriggio. Serenella Fucksia, senatrice del Movimento 5 stelle, si ferma a parlare con un gruppetto di cronisti davanti l'Aula. Si parla dei temi del giorno, dagli F35 al caso di Alma Shalabayeva. Poi il discorso si sposta su Roberto Calderoli, il vicepresidente leghista che ha paragonato il ministro Cecile Kyenge ad un orango. Ed ecco la posizione che non ti aspetti: "Voglio difendere Calderoli, è una persona a modo, nell'emiciclo si è sempre comportato bene. Si tende sempre a strumentalizzare tutto, come nel caso del femminicidio: l'hanno tirata tanto per le lunghe, hanno fatto una gran prosopopea, ma per me le persone sono tutte uguali".
Una stellata che difende il leghista? Fucksia si definisce "animalista": "Per me tutti gli animali sono da considerarsi con un'accezione positiva, c'è molta malafede, si vogliono sempre interpretare queste cose come attacchi, ma magari non è così". Qualcuno le fa notare il senso dispregiativo dell'accostamento: "Ma di fatto ognuno di noi può ricordare un animale, può assomigliargli - spiega - e Calderoli si è limitato a fare questo paragone. E poi l'orango non è mica brutto, non penso che nelle sue parole ci fosse malizia".
Fucksia va avanti: "Può anche darsi che le volesse fare un complimento. Quando a lui gli dicono che assomiglia a un maiale non se la prende nessuno. Detto questo, si è scusato, per me è sufficiente". La senatrice sorride, fa per andarsene. Ma stava scherzando? "Un po' di leggerezza ci vuole, ma sono anche seria". Il confine tra i due stati d'animo non è dato saperlo.