Andrea Orlando si candida a segretario del PD
Il ministro della Giustizia sfiderà Matteo Renzi e probabilmente anche Michele Emiliano
Andrea Orlando si è candidato segretario del PD. Il ministro della Giustizia sfiderà Matteo Renzi al congresso del Partito Democratosi, apertosi con le dimissioni dell’ex presidente del Consiglio di domenica scorsa. Orlando ha sostenuto Gianni Cuperlo nelle primarie 2013 del PD, vinte da Matteo Renzi in modo molto netto, ma poi ha sostenuto l’arrivo dell’allora sindaco di Firenze alla presidenza del Consiglio, insieme a quella che era la sua ormai ex corrente, i cosiddetti Giovani Turchi di Rifare l’Italia. Andrea Orlando è stato ministro dell’Ambiente del Governo Letta, per poi esser nominato ministro della Giustizia nel Governo Renzi. Secondo le cronache giornalistiche, mai smentita, la sua nomina a Guardiasigilli fu imposta al presidente del Consiglio da Giorgio Napolitano, che era contrario all’arrivo di un magistrato come Nicola Gratteri al ministero di Giustizia. Esponente del Pci-Pds-Ds, Andrea Orlando è stato dirigente di partito in Liguria – è di La Spezia – ed è poi diventato parlamentare nel 2006. Deputato confermatosi nel 2008 e nel 2013, ha svolto diversi incarichi di rilievo nel partito durante le segreterie Veltroni, Franceschini e Bersani. Ecco il post pubblicato sulla sua pagina Facebook in cui Andrea Orlando ha annunciato la sua candidatura.
Ho deciso di candidarmi perché credo e non mi rassegno al fatto che la politica debba diventare soltanto prepotenza. Ho deciso di candidarmi perché credo che ci voglia responsabilità. Ho deciso di candidarmi perché credo che il partito democratico debba cambiare profondamente per poter essere utile davvero all’Italia e ai problemi degli italiani, che in questo momento stanno vivendo momenti molto difficili. Ci vediamo stasera alle 18 al Circolo Pd Marconi a Roma.
Andrea Orlando in questi anni è stato piuttosto vicino a Matteo Renzi, anche se i rapporti con l’ex presidente del Consiglio non sono sempre stati rosei. La corrente di Orlando, i Giovani Turchi, ex bersaniani passati in maggioranza con Renzi nel PD, si è sostanzialmente sciolta proprio per il rapporto con l’ex segretario. Matteo Orfini, cofondatore dei Giovani Turchi, ha deciso di appoggiare Renzi al prossimo congresso. Andrea Orlando è stato appoggiato da Luciano Violante, uno degli esponenti più importanti della sinistra italiana degli ultimi 30 anni, in un’intervista al Corriere della Sera, e più è volte è circolato l’apprezzamento di Giorgio Napolitano nei suoi confronti. Orlando dovrebbe esser sostenuto da Cuperlo, Cesare Damiano e probabilmente anche da Nicola Zingaretti, presidente del Lazio, anch’egli spesso citato come possibile alternativa a Matteo Renzi
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