Stadio della Roma: M5S diviso tra Guelfi e Ghibellini. Oggi l’incontro con Grillo
Il MoVimento, sempre più spaccato, prende tempo sulla decisione
“Io la prima cosa che farei per il teatro Valle è una polizza o magari ci facciamo una torre qui”.Ieri Beppe Grillo si è rifugiato in una battuta per smorzare i toni, dimostrazione che la questione stadio sta diventando sempre più seria per l’amministrazione penstastellata e per il M5s.
L’ex comico lunedì in Campidoglio aveva detto, nel vertice con Davide Casaleggio e Virginia Raggi, che sulla questione non era lui a decidere. Ma non era bastato a riportare la calma: la realtà è che i grillini continuano ad essere spaccati senza riuscire a trovare un’intesa, un po’ come Guelfi e Ghibellini.
Il prossimo 3 marzo è attesa una decisione definitiva da parte del Comune che però continua a prendere tempo. Il nuovo vertice previsto inizialmente per oggi tra Campidoglio, As Roma e la società Eurnova sul progetto dello Stadio è stato rimandato a venerdì.
Ma a saltare ieri c’è stato anche l’incontro che Grillo doveva avere con i 29 consiglieri comunali M5S. Un faccia a faccia mancato che ha esasperato ancora di più gli animi della fronda anti stadio. Se Beppe Grillo dice che verranno “ascoltate le popolazioni” gli attivisti integralisti pensano che sia necessaria chiarezza e coerenza: non avevamo detto che era un speculazione? Ora bisogna fermarsi. Così Raggi è stata costretta a una repentina marcia indietro: l’incontro con Grillo si farà oggi pomeriggio.
Se la posizione del sindaco Virginia Raggi sembra propendere verso la bocciatura, diversa è l’opinione della senatrice pentastellata Paola Taverna: “Lo stadio? Dobbiamo farlo e farlo nelle regole, non vogliamo privare Roma di un’opera così importante. Togliamo la speculazione che era già sulla carta: né speculazione né cementificazione”. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Paolo Ferrara smentisce una crisi interna: “Quella fra di noi non la chiamerei divisione, ma differenza di opinione, e comunque è stata superata molto rapidamente. Il gruppo è unito e prenderà una decisione in modo compatto”. E ancora: “Si stanno facendo tutte le valutazioni, le carte ci sono tutte. Noi abbiamo sempre detto di voler fare uno stadio nel rispetto della legge, se nell’ambito di queste valutazioni si troveranno i requisiti per poterlo fare lo faremo. Prenderemo presto una decisione. Fermo restando che i tempi non sono dettati da noi ma dalla conferenza dei servizi che si chiude il 28 febbraio, quindi bisognerà essere rapidi”.
Da ciò che trapela la giunta Raggi si appresta ad annullare la delibera sullo stadio ereditata dalla giunta Marino per il venir meno dell’interesse pubblico. Ma le opposizioni chiedono che la decisione passi per l’aula e sia presa soltanto dopo il voto di tutti i consiglieri e non con una delibera di giunta.
Sulle barricate anche le opposizioni. “Da mesi si parla della vicenda stadio, ma la sindaca Raggi ancora non ha detto se lo vuole fare o no. L’unico dato certo, al momento, è il parere negativo che il comune di Roma ha inviato alla conferenza dei servizi che si chiuderà il 3 marzo”, tuona la capogruppo del Pd Michela Di Biase. “Al di là delle sortite ridicole e qualunquiste di Grillo, nulla sappiamo su come il Comune intende procedere. Nei giorni scorsi siamo giunti a conoscenza di un vincolo apposto dalla Soprintendenza sull’ippodromo Tor di Valle: potrei esprimermi sulla tempestività di un vincolo che viene apposto dopo due anni e mai prima di allora era stato avanzata alcuna questione al proposito. Potrei aggiungere, da amante e fruitrice del nostro straordinario patrimonio, che sarebbero altri i beni da sottoporre a tutela. Potrei, ma non spetta a me il giudizio su l’operato di un organo terzo. Posso solo augurarmi che attraverso le vie amministrative o giurisdizionali previste dalla legge, quel parere possa essere rivisto e superato”.
In attesa di capire cosa faranno i cinquestelle, l’As Roma vi invita in un tour virtuale all’Ippodromo di Tor di Valle per mostrarvi in che condizioni versa lo stabile e magari farvi un’idea libera da pregiudizi.
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